I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A - RITO ROMANO INIZIO NUOVO ANNO LITURGICO 2022-2023 ========================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VIOLA COMMENTO AL VANGELO Dimmi quando Tu verrai Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’ uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’ uomo. Per quanto la scienza si evolva e faccia passi da giganti, un sisma o un altro fenomeno sono difficilmente prevedibili, e possiamo giungere nel migliore dei casi a pure ipotesi. Puoi guardare il meteo per organizzare il weekend, ma non puoi sapere con esattezza se non pioverà, se farà freddo o caldo; puoi programmare un viaggio in occasione delle feste di Natale, ma se succede qualsiasi cosa non puoi prevederlo. Questa è la stessa imprevedibilità del diluvio universale, prima del quale ognuno faceva la propria vita, dalle cose più ordinarie (mangiare e bere) a quelle più importanti (sposarsi), è la stessa imprevedibilità di quando tornerà il Figlio dell'uomo. Questo ritorno ce lo annuncia la Parola di Dio, negli Atti degli Apostoli al momento dell'ascensione al cielo di Gesù: "Due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo»" (At 1,10-11). Un ritorno poco presente nella vita dei credenti. Facciamo un test: tu, ci hai mai pensato? Mentre prendi il caffè o ti rechi al lavoro, ti è mai venuto in mente? A me no! Il ritorno del Figlio dell'uomo (Gesù per gli amici) è troppo aldilà, ancor più della vita eterna, che già ci dà tanti grattacapi. Questo test è così vero e reale, che il ritorno di Gesù coglierà di sorpresa. Inaspettato, come inaspettata fu l'incarnazione del Verbo, la sua nascita da Maria, come inaspettata fu ogni parola, ogni insegnamento, ogni gesto nella vita del Signore. Inaspettato, come quel pane dato, quel vino versato: tutto è inaspettato nel vangelo, perché nulla è preconfezionato. Tutto viene realizzato in base alle esigenze di ciascuno, in base alle tue esigenze di oggi. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’ altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’ altra lasciata. Il campo e la mola sono due luoghi di lavoro e di fatica, luoghi fondamentali per passare dal terreno alla spiga, dai chicchi di grano alla farina. Quando il lavoro è concluso, l'operaio torna a casa. Siamo tutti operai e servi della Provvidenza di Dio, e quando il lavoro assegnato a ciascuno è portato a termine, torniamo a Casa, verremo portati via, perché il desiderio del Padre è avere casa piena di figli e figlie che finalmente avranno il compenso di tanta fatica, si potranno riposare e fare festa. Verrà lasciato chi deve completare il proprio lavoro, beneficiando di quello che hanno fatto gli altri prima di lui; in questo avvicendamento possiamo leggere tutta la storia dell'umanità, dalla creazione ad ora, lungo i secoli e i millenni il lavoro di ognuno diventa il modo per essere fattivi collaboratori di chi il mondo lo ha creato e salvato. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Sarà un ritorno inaspettato, e Gesù ci dice di vegliare, o meglio ancora di essere ben desti, svegli, attenti. Ci sono almeno due modi di vivere questo atteggiamento:
Ancora una volta gli insegnamenti di Gesù e la pratica del vangelo vengono incontro alla natura dell'essere umano. Dio non interviene nella storia del mondo e nella tua storia per sconvolgere tutto, ma per portare a compimento, per dare a te la gioia di vivere per Lui, nella pace. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell’ uomo». Un'immagine davvero brutta e negativa quella del ladro: nessuno di noi desidera una sua visita, nessuno ha il suo numero in rubrica, nessuno lo invita. Gesù tuttavia non porta il ladro come esempio, ma l'atteggiamento del padrone di casa: tutte le sere chiude bene le porte di casa, si assicura che i propri cari siano protetti. Lui non sa se e quando verrà il ladro, ma fa di tutto perché questo non avvenga. La vigilanza è quella virtù che viene richiesta e prescritta dal Signore. Vigilanza interiore che mi rende la persona giusta al momento giusto, non un distratto passante, ma un attento e premuroso amico per chi mi è vicino, un collega preciso e cordiale, un familiare che sa donare tutto sé stesso per il bene dei suoi cari... continua tu, collocando te stesso negli ambiti in cui operi e agganciando gli aggettivi migliori. Vigilanza e presenza sono sinonimi: se vigilo sono presente, e Dio non tarderà ad esserlo anche Lui, presente in tutto ciò che faccio, che dico, che vivo. Il suo ritorno sarà improvviso e inaspettato, ma mi troverà, e il nostro abbraccio sarà per sempre. LITURGIA DELLA PAROLA Non si dice il Gloria Colletta O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. oppure: Colletta O Dio, che per radunare tutti i popoli nel tuo regno hai mandato il tuo Figlio nella nostra carne, donaci uno spirito vigilante, perché, camminando sulle tue vie di pace, possiamo andare incontro al Signore quando verrà nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA - Ger 33,14-16 Farò germogliare per Davide un germoglio giusto Ecco, verranno giorni - oràcolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d’Israele e alla casa di Giuda. In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia. SALMO RESPONSORIALE - Sal 24 Rit. A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido. Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. R. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. R. Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti. Il Signore si confida con chi lo teme: gli fa conoscere la sua alleanza. R. SECONDA LETTURA - 1Ts 3,12-4,2 Il Signore renda saldi i vostri cuori al momento della venuta di Cristo Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate –, possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. VANGELO - Lc 21,25-28.34-36 La vostra liberazione è vicina In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». |
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Le feste di precetto stabilite per la Chiesa Latina, oltre alla domenica, sono (l'elenco è ordinato partendo dall'Avvento):
Non sono di precetto, ancorché feste civili, i seguenti giorni:
Le Conferenze Episcopali possono, con l'approvazione della Sede Apostolica, abolire o trasferire alla domenica alcuni giorni festivi di precetto. Le Conferenze Episcopali e i vescovi diocesani possono inoltre stabilire altre feste di precetto per i fedeli a loro soggetti. In Italia la Conferenza Episcopale ha abolito il carattere di festa di precetto di due solennità:
La stessa legge ha tolto il carattere festivo ad altre due solennità:
NOVEMBRE: MESE DEDICATO ALLE ANIME dei DEFUNTI La pietà cristiana dedica questo mese al ricordo dei defunti. Un mese intero per ricordare e rinsaldare il legame di solidarietà che esiste tra chi è ancora pellegrino sulla terra e chi ci ha preceduti nella vita eterna. Un mese intero in cui devono essere più numerose le azioni di suffragio per i nostri cari defunti. Ma anche per tutti i defunti indistintamente, compresi quelli che nessuno più ricorda, ma che da Dio sono amati e conosciuti per nome. Un mese intero per meditare che cos'è il peccato, che ha portato la morte nel mondo. E per pensare che su questa terra siamo solo dei viandanti senza borsa e senza sandali, che non hanno paura della morte, perché sentono nostalgia della vera patria, più grande e più bella di questo mondo, e vivono in modo da poterla raggiungere. Oggi come forse mai, i non credenti sono protesi verso la ricerca del piacere, e tanti credenti sono animati da una sorta di ottimismo spensierato, come se tutto alla fine dovesse finire bene, come in certi tipi di films. Allora il mese di novembre viene a richiamarci a quelle sobrie verità che i nostri ragionamenti non potranno mai cambiare. In tal modo le verità circa la sorte dell'uomo dopo la morte, rivelataci da Cristo, spazzano via tutte le tenebre, tutte le perplessità, tutti i nostri dubbi per far luce alle sue parole: «Io sono la via, la verità, la vita».
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Settembre 2024
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