I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO B - RITO ROMANO INIZIO NUOVO ANNO LITURGICO ========================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VIOLA COMMENTO AL VANGELO SIGNORE FA SPLENDERE IL TUO VOLTO E NOI SAREMO SALVI Oggi inizia l'Avvento! Avvento significa ATTESA... Vi piace aspettare? Immaginiamoci in coda alla cassa del cinema o a teatro... sappiamo che ci aspetta qualcosa di bello... Ma ci piace aspettare? L'attesa è sempre noiosa, lunga, iniziamo a guardarci attorno per ingannare il tempo, sbuffiamo, qualcuno prova a passare davanti a qualcun altro un pò addormentato; qualcun altro prova a cambiare fila perché le altre sembra sempre che vadano più veloce della nostra; c'è chi si fa sostituire da un amico perché comincia a sentire mal di gambe o chi, addirittura, rinuncia o cambia programma se l'attesa si fa troppo lunga! Non siamo molto allenati all'attesa! Ecco perché la Chiesa tiene molto all'avvento e lo prepara con amore: aspettiamo il giorno di festa in cui gioire nel ricordare la nascita di Gesù venuto a salvarci e ci alleniamo a fare quello che Gesù ci ha raccomandato cioè vegliare. In coda per il Natale di Gesù però è vietato annoiarsi! Anzi, non ci basteranno queste quattro settimane... Ecco perché ogni anno l'avvento ritorna! Dobbiamo pregare, cantare, lodare, ringraziare, cercare di far felici quelli che ci stanno vicino, fare compagnia a chi è solo, parlare con chi è in attesa insieme a noi, non pensare al mal di gambe ma tenere caldi i muscoli per saltare in braccio a Gesù quando sarà il momento; aiutare chi vediamo affaticato; dare una mano a chi non ha ancora capito in che direzione andare per non perdersi la festa; sorridere a chi è triste perché non ha capito perché è in attesa; ammirare e contemplare la creazione di Dio che è attorno a noi proprio per arricchire la nostra veglia, riempiendola di meraviglia. Ecco cosa fare in questo avvento, ecco come tenere il cuore palpitante d'amore in attesa del giorno più bello che verrà! Ma, esattamente, cosa dobbiamo aspettare? Gesù è nato più di duemila anni fa e noi lo sappiamo benissimo! Quindi che periodo di attesa inizia per noi oggi? Perché la Chiesa ci chiede di vivere da oggi fino al giorno del Natale di Gesù con il cuore in attesa? Perché ci dice di prepararci? Il profeta Isaia è vissuto tanto, tanto, tanto tempo prima di Gesù e nella prima lettura chiede a Dio di ''ritornare''... Lui, illuminato da Dio già sapeva della venuta di Gesù e quindi poteva ASPETTARE! Nel Salmo di oggi abbiamo pregato con le parole che ripetevano nel tempio di Gerusalemme al tempo del Re Davide chiedendo al Signore di farsi vedere, di scendere dal cielo per salvarli. Gesù ancora non era venuto nel mondo quindi loro chiedevano a Dio di farsi vivo e di aiutarli ad allontanarsi dal male e a fare il bene. Loro giustamente aspettavano qualcuno! San Paolo che invece scriveva e predicava dopo la morte di Gesù parla a tutti i cristiani della città di Corinto e dice loro di rimanere fedeli a Dio in attesa del suo arrivo..... ma se Gesù era già morto e risorto che senso aveva dire a queste persone di aspettare? A complicare un po' le cose, Gesù nel Vangelo di oggi dice a quelli che lo interrogavano fuori dal tempio di vegliare, di stare attenti, svegli e pronti per accogliere Dio quando verrà. Ma se Gesù presente nel mondo dice di vegliare, la nostra confusione aumenta... Prima di tutto dobbiamo chiarire che non è il nostro corpo che deve prepararsi e aspettare. Noi, come i cristiani di Corinto e come i discepoli e le folle che seguivano Gesù, dobbiamo lavorare sul nostro cuore! Il nostro cuore deve aspettare Gesù ed essere scattante al suo arrivo, riconoscendolo subito! Perché se dovesse venire tra noi e noi non lo riconoscessimo? A che servirebbe l'avvento con tutte le sue iniziative? Avete mai provato a riconoscere tutti gli ingredienti usati per cucinare un piatto che state mangiando? Alcuni si riconoscono al primo sguardo, altri al primo assaggio, ma ci sono ingredienti importantissimi che non si avvertono tanto facilmente... Ma ci sono esperti di cucina che in una prova di questo tipo non dimenticherebbero neanche un ingrediente! Pensiamo invece a chi lavora con le pietre preziose... Se gli diamo tra le mani una pietra qualunque che assomiglia ad una vera, l'esperto capirà subito l'inganno! Se mostriamo un dipinto falso ad un esperto di arte questo saprà capire che non è autentico! Noi invece che non siamo chef esperti, esperti d'arte o di pietre preziose ci faremmo ingannare.... Quindi per riconoscere Gesù che viene dobbiamo conoscerlo bene! Altrimenti rischiamo di non aprirgli la porta del nostro cuore perché impegnati a pensare a qualche banale occupazione! Poveri noi se succedesse! Questo tempo di Avvento è il nostro momento per vegliare, perché Dio con la Grazia dello Spirito Santo è presente nella nostra vita e noi troppo spesso non lo avvertiamo! E poi Dio ritornerà, Gesù ce lo ha detto molte volte e in molti modi! Dio Padre con il Figlio e lo Spirito Santo verranno per portarci in Paradiso! Ma dovranno trovarci con il cuore palpitante di amore che riconosce il suo creatore e non con il cuore addormentato o atrofizzato o occupato a fare altro che non sia amore! Oggi possiamo quindi far giungere a Dio la nostra preghiera e ripetere insieme: ''SIGNORE, FAI SPLENDERE IL TUO VOLTO, FATTI RICONOSCERE! NOI TI ASPETTIAMO!'' LITURGIA DELLA PAROLA Non si dice il Gloria. Colletta O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo... oppure: Colletta O Dio, nostro Padre, nella tua fedeltà che mai vien meno ricordati di noi, opera delle tue mani, e donaci l’aiuto della tua grazia, perché attendiamo vigilanti con amore irreprensibile la gloriosa venuta del nostro redentore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA (Is 63,16-17.19; 64,2-7) Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti. Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo, tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti. Mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui. Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli. Siamo divenuti tutti come una cosa impura, e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia; tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento. Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità. Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani. SALMO RESPONSORIALE (Sal 79) Rit: Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. Tu, pastore d’Israele, ascolta, seduto sui cherubini, risplendi. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. SECONDA LETTURA (1Cor 1,3-9) Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro! VANGELO (Mc 13,33-37) Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!». |
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Le feste di precetto stabilite per la Chiesa LatinaOltre alla domenica, le altre feste di precetto prescritte per tutta la Chiesa Latina sono (l'elenco è ordinato partendo dall'Avvento):
Non sono di precetto, ancorché feste civili, i seguenti giorni:
Le Conferenze Episcopali possono, con l'approvazione della Sede Apostolica, abolire o trasferire alla domenica alcuni giorni festivi di precetto. Le Conferenze Episcopali e i vescovi diocesani possono inoltre stabilire altre feste di precetto per i fedeli a loro soggetti. Le feste di precetto in ItaliaIn Italia la Conferenza Episcopale ha abolito il carattere di festa di precetto di due solennità:
La stessa legge ha tolto il carattere festivo ad altre due solennità:
MESE di NOVEMBRE dedicato alle ANIME dei DEFUNTI La pietà cristiana dedica questo mese al ricordo dei defunti. Un mese intero per ricordare e rinsaldare il legame di solidarietà che esiste tra chi è ancora pellegrino sulla terra e chi ci ha preceduti nella vita eterna. Un mese intero in cui devono essere più numerose le azioni di suffragio per i nostri cari defunti. Ma anche per tutti i defunti indistintamente, compresi quelli che nessuno più ricorda, ma che da Dio sono amati e conosciuti per nome. Un mese intero per meditare che cos'è il peccato, che ha portato la morte nel mondo. E per pensare che su questa terra siamo solo dei viandanti senza borsa e senza sandali, che non hanno paura della morte, perché sentono nostalgia della vera patria, più grande e più bella di questo mondo, e vivono in modo da poterla raggiungere. Oggi come forse mai, i non credenti sono protesi verso la ricerca del piacere, e tanti credenti sono animati da una sorta di ottimismo spensierato, come se tutto alla fine dovesse finire bene, come in certi tipi di films. Allora il mese di novembre viene a richiamarci a quelle sobrie verità che i nostri ragionamenti non potranno mai cambiare. In tal modo le verità circa la sorte dell'uomo dopo la morte, rivelataci da Cristo, spazzano via tutte le tenebre, tutte le perplessità, tutti i nostri dubbi per far luce alle sue parole: «Io sono la via, la verità, la vita». ESEMPIO: Racconta il padre Lacordaire che un celebre principe polacco stava scrivendo un libro contro l'immortalità dell'anima. Un giorno, mentre il principe passeggiava nel suo giardino, gli si avvicinò una povera donna, che, tutta afflitta, gli chiese un'elemosina per far celebrare una messa in suffragio di suo marito defunto. Il principe, benché miscredente, prese di tasca una moneta e la consegnò alla donna. Passano alcuni giorni, e una sera il principe era inténto a ritoccare il suo manoscritto quando a un certo punto alza gli occhi e vede davanti a sé un uomo, che gli dice: «principe, io sono il marito di quella donna a cui avete regalato una moneta per una messa in mio suffragio. Vengo dal purgatorio per ringraziarvi della carità che avete fatto a mia moglie e a me, e a ricambiarvela col dirvi: c'è un'altra vita». GIACULATORIA: Confido in te Signore e nell'immenso tuo amore. PREGHIERA: O Dio onnipotente ed eterno, Signore dei vivi e dei morti, pieno di misericordia verso tutte le tue creature, concedi il perdono e la pace a tutti i nostri fratelli defunti, perché immersi nella tua beatitudine ti lodino senza fine. Amen!
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