====================================================== 6.11.2015 - Venerdì della XXXI settimana del Tempo Ordinario - Anno I ====================================================== Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Rm 15,14-21) Sono ministro di Cristo Gesù tra le genti, perché esse divengano un’offerta gradita. Fratelli miei, sono anch’io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete pieni di bontà, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l’un l’altro. Tuttavia, su alcuni punti, vi ho scritto con un po’ di audacia, come per ricordarvi quello che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata data da Dio per essere ministro di Cristo Gesù tra le genti, adempiendo il sacro ministero di annunciare il vangelo di Dio perché le genti divengano un’offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo. Questo dunque è il mio vanto in Gesù Cristo nelle cose che riguardano Dio. Non oserei infatti dire nulla se non di quello che Cristo ha operato per mezzo mio per condurre le genti all’obbedienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la forza dello Spirito. Così da Gerusalemme e in tutte le direzioni fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo. Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunciare il Vangelo dove era già conosciuto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui, ma, come sta scritto: «Coloro ai quali non era stato annunciato, lo vedranno, e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno». SALMO RESPONSORIALE (Sal 97) Rit: Agli occhi delle genti il Signore ha rivelato la sua giustizia. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d’Israele. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! VANGELO (Lc 16,1-8) I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce». Commento Gesù, a conclusione di questa parabola che alla prima lettura può lasciarci abbastanza disorientati, commenta: "I figli di questo mondo, infatti, sono verso i loro pari più scaltri dei figli della luce". Egli quindi non loda l'amministratore per la sua disonestà, ma per la scaltrezza con cui ha saputo trovare, in una situazione difficile, una soluzione che gli permettesse di continuare la sua vita comoda, egoistica. I figli della luce, noi, siamo altrettanto inventivi nel lavorare per il servizio di Dio? Non troviamo difficoltà per un progetto nostro, e se difficoltà ci sono riusciamo sempre a superarle, perché vi troviamo soddisfazione; quando si tratta di Dio e degli altri ogni difficoltà ci sembra subito insormontabile, ce ne lamentiamo, magari ci sentiamo perseguitati e ci blocchiamo: "Non è proprio possibile... con questa gente! nella società di oggi!...". E così via. I santi non agiscono così: le difficoltà li spronano a trovare soluzioni, e le trovano, perché il loro unico interesse è il regno di Dio e il loro amore è disinteressato, generoso, inventivo. "Le grandi acque non possono spegnere l'amore, né i fiumi travolgerlo". Chiediamo al Signore di essere aperti alla lezione di amore che egli ci dà oggi: soltanto così avremo la vita e saremo davvero "figli della luce": vivremo nella luce, perché vivremo nell'amore. |
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Settembre 2024
|