======================================================= 20,5,2016 - Venerdì della VII settimana del Tempo Ordinario - Anno pari ======================================================= Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Giac 5,9-12) Ecco, il giudice è alle porte. Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione. Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra e non fate alcun altro giuramento. Ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna. SALMO RESPONSORIALE (Sal 102) Rit: Misericordioso e pietoso è il Signore. Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno. Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. VANGELO (Mc 10,1-12) L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto. In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Commento Gesù, Verbo di Dio fatto carne, non ci insegna forse che egli è nel Padre e il Padre è in lui, e che pregherà il Padre di inviarci lo Spirito di verità? Non ha forse pregato nel Getsemani perché noi fossimo una cosa sola, come lui e il Padre sono una cosa sola? Gesù ci ricorda l’originaria analogia voluta da Dio: Dio che è comunione (uno e trino) crea l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo ha creato (uno benché due... ed anche tre poiché il Signore è la loro comunione). La dottrina di Gesù riguardante il matrimonio è quella delle origini: non c’è matrimonio senza comunione, comunione dei corpi, comunione degli spiriti e dei cuori; ma corpo più spirito più cuore è in ebraico “Bachar”, che significa carne. Quando si dice che il Verbo si è fatto carne, non significa soltanto che il Verbo si è rivestito del corpo di un uomo. No, significa anche che il Verbo ha assunto tutta la condizione del “Bachar”, corpo, spirito e cuore. Ma tale “Bachar” non può vivere se non grazie allo spirito di Dio. Se se ne separa, come Adamo ed Eva, sceglie la morte. Comunione della carne, certo, ma essa è possibile solo dove sia presente lo Spirito di Dio. In questo senso Gesù dice: “È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla” (Gv 6,63). L’adulterio consiste nel ripudiare lo spirito per la carne. Ecco perché san Paolo scriverà ai cristiani di Corinto: “Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito” (1Cor 6,15-17). Ecco posti i principi. Per viverli abbiamo bisogno dello Spirito di Dio. Gesù allora ci dice: “Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono” (Lc 11,13). Chiedete allora lo Spirito al Padre prima della scelta dello sposo o della sposa, durante la decisione e dopo lo scambio delle promesse. In questo modo Cristo si farà carne in voi per sempre, in una comunione, ad immagine di Dio uno e trino. |
Oggi nella DIOCESI DI BERGAMO SAN BERNARDINO DA SIENA, SACERDOTE Memoria Bernardino (Massa Marittima, Grosseto, 1380 - L’Aquila 20 maggio 1444), religioso francescano, fu grande e popolare predicatore del nome di Gesù. Attraversò villaggi e città dell’Italia settentrionale e centrale portando, con la parola e con l’esempio, intere popolazioni a un profondo rinnovamento cristiano. Bergamo e il suo territorio furono raggiunti più volte dalla sua efficace predicazione tra il 1417 e il 1422. Propagò anche nella nostra terra la devozione al santissimo nome di Gesù. Di lui restano alcuni scritti in lingua latina e volgare Orazione O Padre, che hai donato al tuo sacerdote san Bernardino da Siena un singolare amore per il nome di Gesù, imprimi anche nei nostri cuori il sigillo della tua carità, con il fuoco dello Spirito. Per il nostro Signore. |