16.9.2016 - Santi Cornelio e Cipriano ============================= Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Rosso CORNELIO (210 c. - 253), pontefice e pastore di animo grande e misericordioso, molto operò per il recupero e la riconciliazione dei cristiani che avevano ceduto alle persecuzioni, mentre difese l’unità della Chiesa contro gli scismatici novazioni, confortato dalla solidarietà di san Cipriano. Morì a Civitavecchia (Roma), esiliato dall’imperatore Gallo, e fu sepolto nel cimitero di Callisto. CIPRIANO (Cartagine, Tunisia, 210 c. - Sesti, presso Cartagine, 14 settembre 258), convertitosi dal paganesimo nel 245, divenne vescovo di Cartagine nel 249. Fra i massimi esponenti, insieme a Tertulliano, della prima latinità cristiana, nel suo magistero diede un notevole contributo alla dottrina sull’unità della Chiesa raccolta intorno all’Eucaristia sotto la guida del vescovo. Morì martire nella persecuzione di Valeriano. I loro nomi sono nell’elenco del Canone Romano. Colletta O Dio, che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano, pastori generosi e martiri intrepidi, con il loro aiuto rendici forti e perseveranti nella fede, per collaborare assiduamente all'unità della Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo ... PRIMA LETTURA (1Cor 15,12-20) Se Cristo non è risorto vana è la vostra fede. Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. SALMO RESPONSORIALE (Sal 16) Rit: Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto. Ascolta, Signore, la mia giusta causa, sii attento al mio grido. Porgi l’orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c’è inganno. Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole, mostrami i prodigi della tua misericordia, tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi. Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine. VANGELO (Lc 8,1-3) C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni. In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni. Commento LA FAMIGLIA DI GESU' SI ALLARGA NELLA COMUNIONE DEI BENI Quella della predicazione per Gesù non è solo missione "ad extra", ma anche "ad intra": nel gruppo dei missionari discepoli ci sono anche delle donne che fanno allargare la famiglia di Gesù e la rendono partecipe nella comunione dei loro beni, diventando il segno della provvidenza famigliare per Gesù e i suoi discepoli. "Donne guarite..." L'assistenza di queste donne diventa non solo una famigliare provvidenza, una specie di collaboratrici domestiche, ma esprimono come dalla guarigione emerge la formazione della comunità rinnovata. Inoltre, la presenza di queste molte donne, oltre al simpatico pettegolezzo e chiacchierìo che allietava certamente la prima comunità missionaria, dava lo stile materno e femminile del Vangelo, della predicazione, dell'amicizia con Gesù. La comunità maschile, da sola, sarebbe apparsa un po' pesante, lasciando a Maria tutto il peso del riportare in equilibrio la presenza femminile e la sua atmosfera nell'annuncio del Vangelo. Tutte queste donne, equilibrando la comunità in questa assistenza provvidenziale e di materna e femminile amicizia, la rendono più vera. ANCHE I LORO BENI SONO ESPRESSIONE DEL BENE CONDIVISO. |
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