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La Liturgia di Venerdi 11 Novembre 2016

10/11/2016

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Foto
11.11.2016 - San Martino di Tours
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Martino (Pannonia c. 316 – Candes, Francia, 397), rivelò, ancora soldato e catecumeno, la sua carità evangelica dando metà del mantello a un povero assiderato dal freddo. Dopo il Battesimo si mise sotto la guida di sant’Ilario (339) e fondò a Ligugè, presso Poitiers, un monastero (360), il primo in Occidente. Ordinato sacerdote e vescovo di Tours (372), si fece apostolo delle popolazioni rurali con l’aiuto dei monaci del grande monastero di Marmoutiers (Tours). Unì alla comunicazione del Vangelo un’incessante opera di elevazione sociale dei contadini e dei pastori. La sua figura ha fondamentale rilievo nella storia della Chiesa in Gallia, sotto l’aspetto pastorale, liturgico e monastico. Santo molto popolare, è il primo confessore non martire ad essere venerato con rito liturgico. La sua «deposizione» l’11 novembre è ricordata dal martirologio geronimiano (sec. VI). 

Colletta
O Dio, che hai fatto risplendere la tua gloria  
nella vita e nella morte del vescovo san Martino,  
rinnova in noi i prodigi della tua grazia,  
perché né morte né vita  
ci possano mai separare dal tuo amore.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA - 2Gv 1,3-9
Chi rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio.

Io, il Presbìtero, alla Signora eletta da Dio e ai suoi figli, che amo nella verità: grazia, misericordia e pace saranno con noi da parte di Dio Padre e da parte di Gesù Cristo, Figlio del Padre, nella verità e nell’amore. Mi sono molto rallegrato di aver trovato alcuni tuoi figli che camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre. 
E ora prego te, o Signora, non per darti un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo avuto da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Questo è l’amore: camminare secondo i suoi comandamenti. Il comandamento che avete appreso da principio è questo: camminate nell’amore.
Sono apparsi infatti nel mondo molti seduttori, che non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo! Fate attenzione a voi stessi per non rovinare quello che abbiamo costruito e per ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non rimane nella dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi invece rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio.

SALMO RESPONSORIALE - Sal 118
Rit: Beato chi cammina nella legge del Signore.

Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore. 
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. 

Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. 
Ripongo nel cuore la tua promessa
per non peccare contro di te. 

Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola. 
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.

VANGELO - Lc 17,26-37
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. 
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. 
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. 
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. 
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». 
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Commento
La venuta del Figlio dell'uomo nella coscienza umana opera una purificazione.
Quasi come al tempo del diluvio universale.
Solo che, oggi, la coscienza universale opera una purificazione morale.

Purificazione morale è la coscienza universale.

Le realtà della vita vengono avvalorate o smentite davanti al Figlio dell'uomo, e questa è la formazione della coscienza universale; coscienza nel senso che è esperienza viva e efficace; universale perché riguarda tutti e in ogni tempo.

La separazione tra le realtà della vita e quelle della morte è la conseguenza di questa relazione di confronto tra la persona in cammino nella storia e la presenza del Regno attuata nell'eternità dal segno del "Figlio dell'uomo".

Infine, la coscienza universale in formazione ci permette di viaggiare nel cammino della fede con serenità e solidità, riconoscendo la forza della fede operante di fronte a ogni provocazione, a ogni difficoltà, ad ogni contrarietà.

La venuta del Figlio dell'uomo attua il percorso della volontà del Padre nella realizzazione e nel compimento del Regno di Dio nella storia.
ACCOGLIERE IL CAMMINO E' VIVERE LONTANO DAL "CADAVERE"
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