9.11.2016 - Venerdì della II settimana di Avvento ===================================== Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Viola Colletta Rafforza, o Padre, la nostra vigilanza nell’attesa del tuo Figlio, perché, illuminati dalla sua parola di salvezza, andiamo incontro a lui con le lampade accese. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Is 48,17-19) Se tu avessi prestato attenzione ai miei comandi! Così dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele: “Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare. Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare. La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena; non sarebbe mai radiato né cancellato il suo nome davanti a me”. SALMO RESPONSORIALE (Sal 1) Rit: Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita. Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina. VANGELO (Mt 11,16-19) Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo. In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie». Commento INCOMPRENSIONE DEI SEGNI CHE INVITANO AD ACCOGLIERE DIO E' la situazione della nostra "generazione". Non accogliere il segno di Dio nella nostra vita, mentre esso ci invita ad essere nel pianto o nella gioia, diventa per noi la dicotomia, la separazione tra la vita e la fede, tra quello che siamo e quello che Dio ci invita ad essere. Senza questa sapienza che ci pone nell'atteggiamento di poter discernere il segno, come possiamo accedere al Regno di Dio, come possiamo accogliere la sua venuta in mezzo a ni, come possiamo sentire la sua presenza che ci sta lì accanto, mentre noi siamo sordi a essa? EDUCARCI A RIVEDERE, A RILEGGERE NELLA VITA I SEGNI DI DIO IL CAMMINO DELLA CHIESA E' FATTO DI SEGNI DA INTERPRETARE E DIVENTA SEGNO NEL MONDO DI CIO' CHE SI LEGGE IN DIO LA LEGGE DELLA CHIESA ALLORA CI APPARE PIU' SIGNIFICATIVA Interpretare Gesù non alla nostra luce, ma alla luce del Vangelo. IL VANGELO E' SEGNO DI GESU', E NOI LO SIAMO SOLO IN ESSO |
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