4.11.2016 - San Carlo Borromeo ========================= Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Colletta Custodisci nel tuo popolo, o Padre, lo spirito che animò il vescovo san Carlo, perché la tua Chiesa si rinnovi incessantemente, e sempre più conforme al modello evangelico, manifesti al mondo il vero volto del Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te... PRIMA LETTURA - Fil 3,17-4,1 Aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso. Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose. Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi! SALMO RESPONSORIALE - Sal 121 Rit: Andremo con gioia alla casa del Signore. Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! Gerusalemme è costruita come città unita e compatta. È là che salgono le tribù, le tribù del Signore. Secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide. VANGELO - Lc 16,1-8 I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce». Commento NELLA RESPONSABILITA' SAPER AGIRE CON MOLTA SCALTREZZA La provocazione del mondo rende scaltri i figli delle tenebre, li rende scaltri di fronte a ogni ostacolo e nelle prove di vario genere. "I figli della luce" dovrebbero imparare lo stile della sopravvivenza e del profitto da ricavare in queste occasioni: da un lato, le tenebre si riproducono, mentre dall'altro la luce rimane tale e spesso anzi viene assorbita dal sistema mondano e tenebroso. Cos'è che rende così scaltri gli uni e così sprovveduti gli altri? L'interesse nella vita. Agli uni interessa la propria vita con tutti i settori e i comportamenti a essa connessi. Agli altri, poco interessa vivere o lasciarsi vivere nel sistema che hanno di fronte ogni giorno, e così da esso vengono assorbiti. Pare proprio che il cristiano sia un po' fuori dal mondo, certe volte, e si lasci dominare dalle correnti che passano ora qua e ora là, ora in un verso e ora nell'altro. LA SCALTREZZA ESPRIME LA PASSIONE PER LA VITA UMANA, E IL SAPERLA COGLIERE NELLE OCCASIONI DIVENTA FONTE DI SALVEZZA DI FRONTE ALLE SITUAZIONI QUOTIDIANE DI MORTE |
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Settembre 2024
|