11.8.2018 - Santa Chiara =================== Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Chiara (Assisi 1193 – 11 agosto 1253) «seguì in tutto le orme di colui che per noi si è fatto povero e via, verità e vita». Fedele discepola di san Francesco, fondò con lui il secondo Ordine (Clarisse). Esercitò il suo ufficio di guida e madre, studiandosi «di presiedere alla altre più per virtù e santità di vita che per ufficio, affinché le sorelle obbedissero più per amore che per timore». Seppe trasformare i suoi lunghi anni di malattia in apostolato della sofferenza. Attinse dalla sua fede eucaristica una forza straordinaria che la rese intrepida anche di fronte alle incursioni dei Saraceni (1230). In un certo modo essa preannuncia la forte iniziativa femminile che il suo secolo e il successivo vedranno svilupparsi nella Chiesa. Colletta Dio misericordioso, che hai ispirato a santa Chiara un ardente amore per la povertà evangelica, per sua intercessione concedi anche a noi di seguire Cristo povero e umile, per godere della tua visione nella perfetta letizia del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA (Ab 1,12-2,4) Il giusto vivrà per la sua fede. Dal libro del profeta Abacuc Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo! Signore, tu lo hai scelto per far giustizia, l’hai reso forte, o Roccia, per punire. Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l’oppressione, perché, vedendo i perfidi, taci, mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui? Tu tratti gli uomini come pesci del mare, come animali che strisciano e non hanno padrone. Egli li prende tutti all’amo, li pesca a strascico, li raccoglie nella rete, e contento ne gode. Perciò offre sacrifici alle sue sciàbiche e brucia incenso alle sue reti, perché, grazie a loro, la sua parte è abbondante e il suo cibo succulento. Continuerà dunque a sguainare la spada e a massacrare le nazioni senza pietà? Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza, a spiare, per vedere che cosa mi dirà, che cosa risponderà ai miei lamenti. Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette, perché la si legga speditamente. È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà. Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede». Parola di Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 9) Rit: Tu non abbandoni chi ti cerca, Signore. Il Signore siede in eterno, stabilisce il suo trono per il giudizio: governerà il mondo con giustizia, giudicherà i popoli con rettitudine. Il Signore sarà un rifugio per l’oppresso, un rifugio nei momenti di angoscia. Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché tu non abbandoni chi ti cerca, Signore. Cantate inni al Signore, che abita in Sion, narrate le sue imprese tra i popoli, perché egli chiede conto del sangue versato, se ne ricorda, non dimentica il grido dei poveri. VANGELO (Mt 17,14-20) Se avrete fede, nulla vi sarà impossibile. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo». E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile». Parola del Signore Commento Certo che abbiamo poca fede, Signore, adesso te ne accorgi? Certo che fatichiamo a credere con lo sguardo luminoso che ti ha caratterizzato e che ti invidiamo. Certo che facciamo un sacco di pasticci pensando di sostituirci a te, ci mancherebbe. Inutili servi, non nel senso di poco utili ma di inservibili perché consumati, perché abbiamo donato tutto, quel tutto che siamo, che abbiamo, che vorremmo. E, davanti a questa pagina, i nostri occhi si riempiono di lacrime di commozione davanti alla tua azione. Severa e decisa, come spesso accade, richiamando quel padre alla fede, a non chiedere continuamente segni, a fare un salto nella fiducia, come chiedesti alla donna siro-fenicia che si è nutrita delle briciole della tua presenza. Ma un'azione che sa arrendersi allo sguardo smarrito e dolente di un padre preoccupato per il figlio. E, ancora una volta, nonostante i tuoi proclami, la tua determinazione, ti sei lasciato convincere, corrompere, e hai ceduto. Ancora una volta. Rendici così, Signore: chiari e decisi nei principi della nostra fede ma accoglienti e compassionevoli verso le persone concrete. |
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