9.9.2017 - Sabato della XXII settimana del Tempo Ordinario ============================================= Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Col 1,21-23) Dio vi ha riconciliati per presentarvi santi e immacolati. Fratelli, un tempo anche voi eravate stranieri e nemici, con la mente intenta alle opere cattive; ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne mediante la morte, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili dinanzi a lui; purché restiate fondati e fermi nella fede, irremovibili nella speranza del Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunciato in tutta la creazione che è sotto il cielo, e del quale io, Paolo, sono diventato ministro. SALMO RESPONSORIALE (Sal 53) Rit: Dio è il mio aiuto. Dio, per il tuo nome salvami, per la tua potenza rendimi giustizia. Dio, ascolta la mia preghiera, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. Ecco, Dio è il mio aiuto, il Signore sostiene la mia vita. Ti offrirò un sacrificio spontaneo, loderò il tuo nome, Signore, perché è buono. VANGELO (Lc 6,1-5) Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito? Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Commento Siamo onesti: Gesù ci spiazza; raramente troveremo un uomo così libero, così autentico come è stato il Maestro di Nazareth. Gesù rappresenta il paradosso di un Dio che trascura le regole che gli uomini si sono dati pensando di fargli piacere! Sono convinto che ogni relazione umana autentica finisca col darsi dei tempi, dei ritmi, delle regole; così non mi turba sapere che le religioni, intuizioni di Dio, si siano organizzate dandosi delle regole e delle norme di vita. Eppure ciò che stupisce del Maestro Gesù è la sua assoluta libertà che non è anarchia, né manifestazione di supponenza verso le regole ma paziente riconduzione all'essenziale; Gesù richiama la ragione profonda della regola, la interpreta, ne dona la spiegazione più autentica e - perciò - la può superare. Gesù sa che ogni uomo ha bisogno di una regola di vita, ma richiama all'essenzialità della regola che può - alla lunga - diventare una insopportabile gabbia. Non è forse la pericolosa deriva di una religiosità che si impantana in una vuota ritualità? Non è forse a questa continua conversione che siamo chiamati? Sì, certo, sì, ovvio. Siamo liberi, allora, non liberi dalle regole, ma liberi di amare in una regola di vita, siamo liberi perché il Maestro ci insegna ad andare al cuore di ogni gesto, all'ultima causa di ogni percorso. Purché tutto, autenticamente, ci porti ad amare. |
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