======================================================== 18.5.2016 - Mercoledì della VII settimana del Tempo Ordinario - Anno pari ======================================================== Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Giac 4,13-17) Non sapete quale sarà domani la vostra vita. Dovreste dire invece: «Se il Signore vorrà». Ora [mi rivolgo] a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni», mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. Dovreste dire invece: «Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello». Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato. SALMO RESPONSORIALE (Sal 48) Rit: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Ascoltate questo, popoli tutti, porgete l’orecchio, voi tutti abitanti del mondo, voi, gente del popolo e nobili, ricchi e poveri insieme. Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia di quelli che mi fanno inciampare? Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza. Certo, l’uomo non può riscattare se stesso né pagare a Dio il proprio prezzo. Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai sufficiente per vivere senza fine e non vedere la fossa. Vedrai infatti morire i sapienti; periranno insieme lo stolto e l’insensato e lasceranno ad altri le loro ricchezze. VANGELO (Mc 9,38-40) Chi non è contro di noi è per noi. In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi». Commento Quello che mi sorprende maggiormente in questo dialogo è che sia Giovanni a formulare l’obiezione contro questo “qualcuno” che scaccerebbe i demoni nel nome di Gesù, senza essere dei discepoli di Gesù. Se si tratta dello stesso Giovanni autore del quarto Vangelo e delle lettere, capisco l’enorme cammino percorso da lui da quest’episodio al Calvario e poi fino alla redazione degli scritti giovannei, così impregnati di Spirito Santo e così vicini non all’obiezione di Giovanni, ma alla risposta di Gesù. Non bisogna disperarsi: se si ha un peso sul cuore, diciamolo a Gesù, e diciamolo con la semplicità di Giovanni. Gesù risponderà con la stessa dolcezza e con la stessa prontezza con cui ha risposto a Giovanni e insegnerà che “non c’è nessuno che faccia un miracolo nel suo nome e subito dopo possa parlare male di lui”. Invece di perseverare nella nostra collera e nella nostra contrarietà, andiamo a parlare a Gesù, al Santo Sacramento. Cristo ci risponderà creando in noi un nuovo modo di accogliere e ci farà progredire poco alla volta, fino a farci raggiungere le altezze della mistica e della santità dell’apostolo Giovanni. |
Oggi nella DIOCESI DI BERGAMO SANTE BARTOLOMEA CAPITANIO E VINCENZA GEROSA, VERGINI Memoria Bartolomea Capitanio nacque a Lovere nel 1807. Si dedicò fin dalla giovinezza all’educazione delle bambine povere e al servizio dei malati nell’ospedale cittadino. Ardente di carità verso Dio e verso il prossimo, fondò nel 1832 la Congregazione delle Suore di Carità, dette di Maria Bambina, per l’educazione della gioventù femminile e per l’assistenza agli ammalati. Morì il 26 luglio 1833. Fu proclamata beata nel 1929. Vincenza Gerosa nacque a Lovere nel 1784. Seppe continuare con tenacia la nuova istituzione fino alla definitiva approvazione pontificia del 1840. La seconda casa della Congregazione venne fondata a Bergamo, per le istituzioni Botta a S.Chiara, e a Bergamo le Suore di Carità furono sempre presenti con numerose opere. Morì il 20 giugno 1847. Fu proclamata beata nel 1933. Bartolomea e Vincenza furono canonizzate da Pio XII il 18 maggio 1950. Orazione Concedi, Signore misericordioso, che la festa delle sante vergini Bartolomea e Vincenza sia un richiamo al nostro impegno di vita, perché, fedeli ai loro insegnamenti, ci dedichiamo con generoso slancio al servizio dei nostri fratelli, e imitando il loro esempio, in tutto e sopra tutto cerchiamo te, unico e sommo bene. Per il nostro Signore. |