13.12.2017 - Santa Lucia =================== Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Rosso Santa Lucia, dal nome evocatore di luce, martirizzata probabilmente a Siracusa sotto Diocleziano (c. 304), fa parte delle sette donne menzionate nel Canone Romano. Il suo culto universalmente diffuso è già testimoniato dal sec. V. Un’antifona tratta dal racconto della sua passione la saluta come «sponsa Christi». La sua «deposizione» a Siracusa il 14 dicembre è ricordata dal martirologio geronimiano (sec. VI). Colletta Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, Signore, per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeggiamo la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Is 40,25-31) Il Signore dà forza a chi è stanco. «A chi potreste paragonarmi, quasi che io gli sia pari?» dice il Santo. Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato tali cose? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e le chiama tutte per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuna. Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: «La mia via è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio»? Non lo sai forse? Non l’hai udito? Dio eterno è il Signore, che ha creato i confini della terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi. SALMO RESPONSORIALE (Sal 102) Rit: Benedici il Signore, anima mia. Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe. VANGELO (Mt 11,28-30) Venite a me, voi tutti che siete stanchi. In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Commento Andiamo a lui, cercatori di Dio. Andiamo a lui, noi che desideriamo davvero vivere il suo vangelo nonostante il nostro limite. Andiamo a lui per riformare la Chiesa a partire da noi stessi. Andiamo a lui per ridare speranza al mondo, per incendiarlo d'amore. Andiamo a lui perché il mondo occidentale sta morendo, strangolato dalle regole che ci siamo imposti, soffocato d'egoismo e di benessere. Andiamo a lui come hanno saputo fare i pastori, i poveri del tempo, e i magi curiosi per natura. Andiamo a lui proprio perché sentiamo la fatica e l'oppressione di un mondo irrigidito e polemico, giudicante e feroce. Andiamo al Signore con leggerezza e verità, con passione e speranza, con fiducia e gioia interiore. Andiamo a lui perché lui solo può colmare la nostra sete di bene, il nostro grido di luce intima ed assoluta. Andiamo a lui in questo percorso di avvento che ci permette di ridefinire quale Dio vogliamo far nascere nella nostra vita. Andiamo a lui proprio perché sappiamo che lui solo può darci sollievo e ristoro. La fede è cammino, dinamismo, cambiamento. Se restiamo dove siamo non incontreremo Dio. Andiamo! |
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