27.9.2016 - San Vincenzo de' Paoli =========================== Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Vincenzo (Pony presso Dax, Francia, 1581 – Parigi, Francia, 27 settembre 1660), sacerdote, parroco si dedicò dapprima all’evangelizzazione delle popolazioni rurali, fu cappellano delle galere e apostolo della carità in mezzo ai poveri, i malati e i sofferenti. Alla sua scuola si formarono sacerdoti, religiosi e laici che furono gli animatori della Chiesa di Francia, e la sua voce si rese interprete dei diritti degli umili presso i potenti. Promosse una forma semplice e popolare di evangelizzazione. Fondò i Preti della Missione (Lazzaristi – 1625) e insieme a santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità Colletta O Dio, che per il servizio dei poveri e la formazione dei tuoi ministri hai donato al tuo sacerdote san Vincenzo de’ Paoli lo spirito degli Apostoli, fa’ che, animati dallo stesso fervore, amiamo ciò che egli ha amato e mettiamo in pratica i suoi insegnamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA - Gb 3,1-3.11-17.20-23 Perché dare la luce a un infelice? Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno. Prese a dire: «Perisca il giorno in cui nacqui e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”. Perché non sono morto fin dal seno di mia madre e non spirai appena uscito dal grembo? Perché due ginocchia mi hanno accolto, e due mammelle mi allattarono? Così, ora giacerei e avrei pace, dormirei e troverei riposo con i re e i governanti della terra, che ricostruiscono per sé le rovine, e con i prìncipi, che posseggono oro e riempiono le case d’argento. Oppure, come aborto nascosto, più non sarei, o come i bambini che non hanno visto la luce. Là i malvagi cessano di agitarsi, e chi è sfinito trova riposo. Perché dare la luce a un infelice e la vita a chi ha amarezza nel cuore, a quelli che aspettano la morte e non viene, che la cercano più di un tesoro, che godono fino a esultare e gioiscono quando trovano una tomba, a un uomo, la cui via è nascosta e che Dio ha sbarrato da ogni parte?». SALMO RESPONSORIALE - Sal 87 Rit. Giunga fino a te la mia preghiera, Signore. Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l’orecchio alla mia supplica. Io sono sazio di sventure, la mia vita è sull’orlo degli inferi. Sono annoverato fra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo ormai senza forze. Sono libero, ma tra i morti, come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali non conservi più il ricordo, recisi dalla tua mano. Mi hai gettato nella fossa più profonda, negli abissi tenebrosi. Pesa su di me il tuo furore e mi opprimi con tutti i tuoi flutti. VANGELO - Lc 9,51-56 Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Commento MAI USARE LA VIOLENZA NELL'ANNUNCIO E NEL TESTIMONIARE... "Gesù si voltò e li rimproverò"... La violenza non fa parte del Regno di Dio. Nè ora né mai. Proprio perché è di Dio. Ogni violenza scardina da questa identità originale. Tentati dalle efficaci modalità del mondo, anche noi siamo portati ad accogliere la violenza, specie quando siamo convinti di una cosa della quale gli altri non vogliono assolutamente essere convinti; o quando pensiamo che, a fin di bene, si possa anche avvalorare un tipo di violenza o di castigo indiretto, o almeno di minaccia. Ma tutto questo non fa assolutamente parte del Regno di Dio. Anche la giustizia, pur nel rispetto della legge umana, non può essere forzata, ma deve essere superata dalla semplice mentalità umana, e deve rispettare e rispecchiare quella di Dio. Certo, nella Bibbia - si dirà - e sopratutto nell' Antico Testamento c'è un Dio che mette castighi e punisce. Eh, cari miei, direbbe Gesù...quei due discepoli "figli del tuono", Giacomo e Giovanni, pensate che siano saltati fuori da dove? ...Ma il Padre non usa nessun "tuono", se non il "tono" del suo amore. |
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