24.1.2017 - San Francesco di Sales Vescovo e Dottore della Chiesa ================================================== Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Memoria di san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa: vero pastore di anime, ricondusse alla comunione cattolica moltissimi fratelli da essa separati, insegnò ai cristiani con i suoi scritti la devozione e l’amore di Dio e istituì, insieme a santa Giovanna di Chantal, l’Ordine della Visitazione; vivendo poi a Lione in umiltà, rese l’anima a Dio il 28 dicembre e fu sepolto in questo giorno ad Annecy. (28 dicembre: A Lione in Francia, anniversario della morte di san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra, la cui memoria si celebra il 24 gennaio nel giorno della sua deposizione ad Annecy). Colletta O Dio, tu hai voluto che il santo vescovo Francesco di Sales si facesse tutto a tutti nella carità apostolica: concedi anche a noi di testimoniare sempre, nel servizio dei fratelli, la dolcezza del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Eb 10,1-10) Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà. Fratelli, la Legge, poiché possiede soltanto un’ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha mai il potere di condurre alla perfezione per mezzo di sacrifici – sempre uguali, che si continuano a offrire di anno in anno – coloro che si accostano a Dio. Altrimenti, non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che gli offerenti, purificati una volta per tutte, non avrebbero più alcuna coscienza dei peccati? Invece in quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati. È impossibile infatti che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre. SALMO RESPONSORIALE (Sal 39) Rit: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo». Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore, la tua verità e la tua salvezza ho proclamato. Non ho celato il tuo amore e la tua fedeltà alla grande assemblea. VANGELO (Mc 3,31-35) Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre. In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre». Preghiera dei fedeli Preghiamo con fiducia il Padre affinché tutti riconosciamo e apriamo le porte a Cristo salvatore. Diciamo insieme: Sii tu la nostra vita, Signore. … PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI Perché i cristiani divisi si convertano all'unico Cristo che risana le ferite e annulla le separazioni, guidandoli alla piena comunione nella fede. … Commento Gesù cambia radicalmente il nostro approccio a Dio e svela le piccole e grandi contraddizioni che, spesso, caratterizzano gli uomini religiosi. Le sue parole, chiare, autorevoli, inequivocabili, ci costringono all'angolo delle nostre presunte certezze per schierarci accanto o contro di lui. E Gesù osa: chiama accanto a sé gli intoccabili, fa discepoli i peccatori, ridicolizza gli atteggiamenti dei devoti, tratta le donne come pari, mette al centro le persone al di là del loro ruolo sociale. E, soprattutto in Marco, osa affermare che esiste la possibilità di costruire relazioni fra i discepoli che diventano più forti di quelle famigliari. Gesù pretende di essere più di una madre, di un padre, di una moglie, di un figlio... in lui possiamo intessere relazioni fra di noi più autentiche e profonde di quelle nate dai legami di sangue. E quanto è vero! Conosco persone che hanno trovato in una comunità cristiana attenzione, ascolto, verità, profondità come non hanno nemmeno sognato di ricevere dai propri famigliari. Così dovrebbe/potrebbe diventare la Chiesa: una famiglia incentrata sulla stessa esperienza di fede, sulla stessa esperienza di Dio... |
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