31.10.2016 - Lunedì della XXXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) ========================================================= Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo… PRIMA LETTURA - Fil 2,1-4 Rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire. Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. SALMO RESPONSORIALE - Sal 130 Rit: Custodiscimi presso di te, Signore, nella pace. Signore, non si esalta il mio cuore né i miei occhi guardano in alto; non vado cercando cose grandi né meraviglie più alte di me. Io invece resto quieto e sereno: come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è in me l’anima mia. Israele attenda il Signore, da ora e per sempre. VANGELO - Lc 14,12-14 Non invitare i tuoi amici, ma poveri, storpi, zoppi e ciechi. In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Commento SAPER FARE DEI NOSTRI INCONTRI UN SEGNO DI GRATUITA' L'incontro che avviene tra noi nell'amicizia, nell'incontrarci nel quotidiano e nello scambio dell'umanità, dai livelli più banali e superficiali, fino a quelli più profondi, è sempre soggetto alla mentalità che soggiace in noi del dare per avere. Anche la logica dell'invito a un pranzo, come nel caso descritto dal Vangelo, rischia sempre di avere questa incisione nella struttura del nostro invitare l'altro: lo invito così un giorno mi inviterà a sua volta. Anche nella mentalità religiosa avviene questo non solo nei confronti con l'altro, come già descritto sopra, ma addirittura nei confronti di Dio: io vado a Lui in questo modo, perché Lui in quest'altro modo mi aspetto che venga a me. Questo atteggiamento non solo svalorizza il presente, ma supera nell'atteggiamento dell'avere qualcosa dall'altro l'occasione mancata per incontrarlo. Il tempo della grazia si constata proprio invece dalla logica del rapporto gratuito con l'altro e, prima ancora, con l'Altro. Sentirsi invitati come "ciechi, zoppi, storpi" ci aiuterà forse a recuperare il senso dell'invito nella gratuità verso chi il Cristo ci mette sul cammino. |
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