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La Liturgia di Lunedì 25 Dicembre 2017

22/12/2017

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S. NATALE DEL SIGNORE GESU' - RITO ROMANO
MESSA DELLA NOTTE - MESSA DELL'AURORA ì MESSA DEL GIORNO
Grado delle Celebrazioni: Solennita'
Colore liturgico: Bianco
COMMENTO AL VANGELO
ECCO DIO

È solo l'ennesima notte di freddo e di insonnia, passata facendo i turni per vegliare il gregge. Una notte uguale a quella del giorno precedente, una notte uguale a quella di domani. In mezzo: loro, i pastori, che cercano di scaldarsi dalla gelida notte della Giudea. Nei loro cuori rabbia, rassegnazione, disincanto, come sono i sentimenti di coloro che hanno speso tutte le energie per sopravvivere.
Piccole vite inutili, rottami della storia, residui dell'umanità.
Ce n'erano allora, ce ne sono ancora oggi, sempre più numerosi.
Uomini e donne dalla vita anonima, sbiadita, inutile, che si sono arresi davanti al mondo competitivo, altri che non hanno mai neanche iniziato a combattere, sapendosi perdenti.I sogni sono finiti, se mai hanno avuto il coraggio di coltivarli.
Penso ai tanti perdenti che ho incontrato nella mia vita. E quest'anno.
Persone che non finiranno mai in nessuna statistica, in nessuna rivista, in nessun talk show.
Bastardi della storia, proprio come i pastori.

Buone notizie
E l'angelo appare ai pastori. Non all'imperatore tronfio dei suoi possedimenti, non a Erode che pensa che Dio sia un pericolo per la propria realizzazione, non ai sacerdoti pieni delle loro convinzioni assolute, non alla brava gente di Gerusalemme troppo presa dalle festività imminenti per desiderare veramente la venuta di Dio.
Loro, i pastori, non si pongono nemmeno il problema.
La maggioranza ha qualche guaio con la legge, nessuno ha il tempo di frequentare una sinagoga, nessuno rispetta il riposo dello shabbat, nessuno sale al tempio appena rifatto tre volte all'anno, non scherziamo. A loro non interessa il Messia, a loro non importa di Dio, né Dio si interessa di loro, ci mancherebbe.
E invece.
Quell'annuncio, quel battaglione di angeli mandato a fare un po' di cinema con tanto di luci sfolgoranti, quel canto che augura la pace, infine, per chi si sente amato da Dio, ribalta ogni prospettiva, stravolge il mondo.
Andate a vedere, dice l'angelo, vedrete come segno una mangiatoia.
Per voi, non per gli altri, è nato il Salvatore.
Per voi che non sapete nemmeno cos'è, la salvezza.

Grande Dio
Mangiatoia pastori. Come pesce per i pescatori o stoffa per il sarto.
Il segno che l'angelo dona ai pastori è ciò che conoscono meglio. Non alza l'asticella: possono incontrare Dio esattamente con ciò che sono, con ciò che conoscono. È Dio che si è fatto loro incontro, senza porre condizioni.E loro vanno, e vedono, e capiscono.
Spiegano alla ragazzina provata dal parto e al suo fidanzato degli angeli.
Maria sorride debolmente, Giuseppe non sa che pensare. Che storia.
Dio nasce in un paese lontano, in condizioni di disagio e gli unici che se ne accorgono sono quelli che mangiano pane (poco) e disagio una volta al giorno.
Tornano pieni di gioia al loro insopportabile lavoro, i pastori; nessun bel finale: l'odore di sterco è lo stesso, il freddo è ancora pungente. Il loro cuore è cambiato.

Ecco Dio
Ecco Dio, voi che lo aspettate. Ecco Dio, voi che non ne sentite il bisogno. Ecco Dio, professionisti del sacro. Eccolo, inatteso, sconvolgente, stordente, folle.
Un Dio che si annuncia a chi non se lo merita, a chi non lo prega, a chi maledice la vita tre volte al giorno.Un Dio che si fa riconoscere dai segni quotidiani, che si nasconde nelle piccole cose. Un Dio che cambia la vita che se anche resta la stessa, assume una luce diversa.
Ecco Dio, discepoli del Nazareno, che ancora non vi stancate di essere cristiani e di seguirlo e di pregarlo. Ecco Dio, diverso da come lo vorremmo.
Un Dio bambino, che non risolve i problemi, ma ne crea, chiedendo accoglienza.
Un Dio che non punisce i malvagi ma che dai malvagi è cercato per essere ucciso.
Un Dio che si rivolge a noi poveri, a noi perdenti, a noi inquieti.
Lui per primo povero, perdente, inquieto per amore.

Se Dio è così
Se Dio è così significa che ama l'umanità al punto da diventare uomo.
Se Dio è così significa che Dio è accessibile e ragionevole, tenero e misericordioso.
Che l'idea di un Dio potente da tenere a bada, che si fa gli affari suoi, sommo egoista bastante a se stesso, è fasulla e pagana, che Dio ama, prima di essere amato.
Se Dio è così significa che ha bisogno di noi, come ha avuto bisogno di una madre e di un padre.
E che io posso riconoscere Dio e servirlo in ogni sconfitto, in ogni povero, in ogni abbandonato.
Che la fragilità degli uomini è il luogo che Dio vuole abitare, che, se vivo questo Natale con la morte nel cuore, allora è esattamente la mia festa, perché Dio abita anche la stalla della mia vita.
Se Dio è così.

Pastori
Vorrei abbracciarvi ad uno ad uno, compagni di viaggio. Migliaia di volti, di storie, di lettere, di pianti, di sorrisi ricevuti come un dono prezioso durante il mio pellegrinaggio di speranza in questo anno. Vorrei abbracciarvi ad uno ad uno, comunicandovi la speranza che riempie ancora il mio cuore e la mia piccola fede. Vorrei mostrarvi quanta grazia, quanta gioia, quanta pace Dio continua a suscitare.

Un augurio speciale a tutti e a ciascuno.
Buon Natale.
LITURGIA DELLA PAROLA
NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE

Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte 
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, 
concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo 
nei suoi misteri, 
di partecipare alla sua gloria nel cielo. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 9,1-6)
Ci è stato dato un figlio.

Il popolo che camminava nelle tenebre 
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia, 
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine 
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.    

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

SECONDA LETTURA (Tt 2,11-14) 
È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. 
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

VANGELO (Lc 2,1-14) 
Oggi è nato per voi il Salvatore.

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELL'AURORA

Colletta
Signore, Dio onnipotente, 
che ci avvolgi della nuova luce 
del tuo Verbo fatto uomo, 
fa’ che risplenda nelle nostre opere 
il mistero della fede 
che rifulge nel nostro spirito. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 62,11-12)
Ecco, arriva il tuo Salvatore.

Ecco ciò che il Signore fa sentire
all’estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Li chiameranno Popolo santo,
Redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 96)
Rit: Oggi la luce risplende su di noi.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria.    

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.

SECONDA LETTURA (Tt 3,4-7) 
Ci ha salvati per la sua misericordia.

Figlio mio, 
quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, 
e il suo amore per gli uomini, 
egli ci ha salvati, 
non per opere giuste da noi compiute, 
ma per la sua misericordia, 
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, 
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza 
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, 
affinché, giustificati per la sua grazia, 
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

VANGELO (Lc 2,15-20) 
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.

Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». 
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

NATALE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO

Colletta
O Dio, che in modo mirabile 
ci hai creati a tua immagine, 
e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, 
fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, 
che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana. 
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (Is 52,7-10)
Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.    

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

SECONDA LETTURA (Eb 1,1-6) 
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».

VANGELO (Gv 1,1-18) 
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

oppure:

VANGELO Forma breve (Gv 1,1-5.9-14):
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
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