21.8.2017 - San Pio X ================ Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Giuseppe Sarto (Treviso 1835 – Roma 20 agosto 1914), vescovo di Mantova (1884) e patriarca di Venezia (1893), sale alla cattedra di Pietro con il nome di Pio X. E’ il pontefice che nel Motu proprio «Tra le sollecitudini» (1903) affermò che la partecipazione ai santi misteri è la fonte prima e indispensabile della vita cristiana. Difese l’integrità della dottrina della fede, promosse la comunione eucaristica anche dei fanciulli, avviò la riforma della legislazione ecclesiastica, si occupò positivamente della questione romana e dell’Azione Cattolica, curò la formazione dei sacerdoti, fece elaborare un nuovo catechismo, favorì il movimento biblico, promosse la riforma liturgica e il canto sacro. Pio XII lo beatificò nel 1951 e lo canonizzò nel 1954. Il suo corpo è venerato nella basilica Vaticana. Colletta O Dio, che per difendere la fede cattolica e unificare ogni cosa nel Cristo hai animato del tuo Spirito di sapienza e di fortezza il papa san Pio X, fa’ che, alla luce dei suoi insegnamenti e del suo esempio, giungiamo al premio della vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Gdc 2,11-19) Il Signore fece sorgere dei giudici, ma neppure a loro davano ascolto. In quei giorni, gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti. Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo. Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così. Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li salvava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice, perché il Signore si muoveva a compassione per i loro gemiti davanti a quelli che li opprimevano e li maltrattavano. Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro: non desistevano dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata. SALMO RESPONSORIALE (Sal 105) Rit: Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. [I nostri padri] non sterminarono i popoli come aveva ordinato il Signore, ma si mescolarono con le genti e impararono ad agire come loro. Servirono i loro idoli e questi furono per loro un tranello. Immolarono i loro figli e le loro figlie ai falsi dèi. Si contaminarono con le loro opere, si prostituirono con le loro azioni. L’ira del Signore si accese contro il suo popolo ed egli ebbe in orrore la sua eredità. Molte volte li aveva liberati, eppure si ostinarono nei loro progetti ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido. VANGELO (Mt 19,16-22) Se vuoi essere perfetto, vendi quello che possiedi e avrai un tesoro nel cielo. In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze. Commento Spesso associamo i comandamenti all'obbligo, alla frustrazione dei nostri più o meno legittimi desideri, all'osservanza di regole mortificanti... Gesù, invece, parlando col giovane ricco ci dice che i comandamenti ci aiutano ad entrare nella vita vera. Come mai? Forse la nostra idea di "comandamento" va rivisto... D'altronde gli ebrei stessi ci insegnano a correggere il tiro: quando parliamo di "comandamenti" loro preferiscono usare il termine "le dieci parole". Non comandi, ma indicazioni, suggerimenti: nel testo dell'Esodo sono espressi al verbo futuro, è un'indicazione per avere la vita. Dio, che l'ha creata, desidera condividerla con noi, ci fornisce le indicazioni per l'uso, il manuale di istruzioni per funzionare. Noi, invece, pensiamo che Dio, geloso della nostra libertà (!) si diverta a vietarci tutte le cose simpatiche della vita. Non scherziamo! E impariamo a leggere bene la Scrittura per avere la vita piena, come chiede il giovane ricco. Giovane virtuoso... ma triste. Perché non accetta la follia di Gesù, non rischia le sue piccole e grandi sicurezze per lasciarsi andare, per uscire da una visione asettica dell'osservanza della Legge… |
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Settembre 2024
|