2.1.2017 - Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno ========================================== Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Basilio (Cesarea di Cappadocia, attuale Kaysery, Turchia, 330 – 1 gennaio 379), vescovo della sua città natale (370), fu una delle figure più significative della Chiesa nel sec. IV: geniale guida dei suoi fedeli, difensore tenace della fede e della libertà della Chiesa, instauratore di nuove forme di vita comunitaria, creatore di istituzioni caritative, promotore di liturgia (vedi l’anafora che porta il suo nome) e autore fecondo nel campo ascetico (Le Grandi e Piccole Regole), teologico e omiletico. Gregorio (Nazianzo, attuale Nemisi in Turchia, 330 – 25 gennaio 389/390) condivise con l’amico Basilio la formazione culturale e il fervore mistico. Fu eletto patriarca di Costantinopoli nel 381. Temperamento di teologo e uomo di governo, rivelò nelle sue opere oratorie e poetiche l’intelligenza e l’esperienza del Cristo vivente e operante nei santi misteri. Colletta O Dio, che hai illuminato la tua Chiesa con l’insegnamento e l’esempio dei santi Basilio e Gregorio Nazianzeno, donaci uno spirito umile e ardente, per conoscere la tua verità e attuarla con un coraggioso programma di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Gv 2,22-28) Quello che avete udito da principio rimanga in voi. Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre. Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito. E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta. SALMO RESPONSORIALE (Sal 97) Rit: Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d’Israele. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! VANGELO (Gv 1,19-28) Dopo di me verrà uno che è prima di me. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Commento Accogliere Cristo, farlo nascere in noi, non è un evento automatico e naturale. Distratti e travolti dalle mille cose da fare, storditi da una realtà che ci fagocita, tentati dal narcisismo imperante, corriamo il rischio concreto di essere fra i tanti che, in quel primo Natale, nemmeno si accorsero della nascita di Dio. Siamo chiamati a vegliare, come ci dicevamo durante il periodo di avvento, affinché questo Natale faccia rinascere in noi il desiderio di Dio. Il Battezzatore ci indica il modo di diventare tutti di Dio: nell'autenticità assoluta. Solo il nostro vero "io" incontra il vero Dio. Giovanni non si prende per Dio, non si monta la testa, non si crede un Messia. Gli anni del deserto lo hanno profondamente segnato, ricondotto all'essenziale. Potrebbe proclamarsi tale, la folla se lo aspetta e gli crede. Ma lui non lo fa. Sa di non essere il Messia e di attenderlo, egli stesso come gli altri. Sa di essere "voce" che vibra di una Parola non sua. E noi, cosa siamo? Cosa diciamo di noi stessi? Non diamo retta ai giudizi di chi ci sta intorno e pensa di sapere tutto, né seguiamo le sirene di questo mondo che vuole tutti straordinari: solo in Dio possiamo scoprire la nostra identità profonda… |
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