19.11.2018 - Lunedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario ================================================ Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Ap 1,1-5;2,1-5) Ricorda da dove sei caduto e convèrtiti. Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino. Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra. [Io udii il Signore che mi diceva]: «All’angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi: “Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”». Parola di Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 1) Rit: Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita. Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde. Poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina. VANGELO (Lc 18,35-43) Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo! + Dal Vangelo secondo Luca Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio. Parola del Signore Commento Come il cieco di Gerico, anche noi seguiamo Gesù glorificando Dio. Lo facciamo perché abbiamo recuperato la vista interiore, perché il Maestro ha spalancato il nostro sguardo, perché ora siamo liberi e vediamo oltre le nostre piccole convinzioni. La fede è una luce che si accende nella stanza buia della nostra vita, una finestra che spalanca le imposte e vediamo tutto in maniera diversa... Seduti a mendicare, aspettando che qualcuno si occupasse di noi, abbiamo sentito l'annuncio: passa Gesù il Nazareno! Sì: passa il Nazareno, e la Chiesa è la comunità di coloro che ne annunciano il passaggio, che dicono a tutti i mendicanti la buona notizia della sua presenza. Grida, il cieco, come noi abbiamo gridato la nostra disperazione, il nostro dolore. Grida e chiede pietà anche se non vede, anche se ancora non crede. E molti gli dicono di tacere, come molti a noi hanno detto di non farci illusioni, di lasciar perdere, che la fede è inganno e illusione, che la Chiesa è marciume e ipocrisia. Ma abbiamo gridato più forte, come più forte grida il cieco. E si ferma Gesù, si è fermato nella nostra vita e ci ha ridato la luce degli occhi dell'anima... |
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