Il tempo ordinario è un periodo di attesa e di speranza; da qui la scelta del colore liturgico. Fra le diverse domeniche si pongono alcune grandi festività, meditazione sul mistero della Trinità, quello dell'Eucaristia, quello dell'amore del Cuore di Gesù; quindi le grandi feste dei santi: san Giovanni Battista, santi Pietro e Paolo, san Michele e, soprattutto, Santa Maria nelle sue grandi solennità. Questo tempo liturgico sfocia nella celebrazione della Chiesa trionfante nella festività di Tutti i Santi, della Chiesa militante nella festa della Dedicazione, e si prega per la Chiesa sofferente (i morti al purgatorio); si celebra quindi Cristo Re.
Sul termine latino "feria", singolare di "feriae" (che designa le celebrazioni, i giorni di festa, il riposo), la Chiesa ha coniato l'aggettivo "feriale" per designare i giorni della settimana, poiché per il cristiano ogni giorno è una festa; dunque anche il tempo ordinario è, per lui, qualcosa di straordinario, perché la sua vita è trasformata; essa è nascosta con Cristo.
====================================================== 16.5.2016 - Lunedì della VII settimana del Tempo Ordinario - Anno pari ====================================================== Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Giac 3,13-18) Se avete nel vostro cuore spirito di contesa, non vantatevi. Fratelli miei, chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità. Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica; perché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia. SALMO RESPONSORIALE (Sal 18) Rit: I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore. La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. Ti siano gradite le parole della mia bocca; davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia roccia e mio redentore. VANGELO (Mc 9,14-29) Credo, Signore; aiuta la mia incredulità. In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!». Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi. Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». Commento Gli indemoniati dei tempi moderni sono molto più numerosi di quanto si possa immaginare. Basta vedere il numero via via crescente di guerre, torture, violenze, furti, odio, traffici di droga, imbrogli di ogni genere e corsa al denaro. Questi indemoniati operano attivamente nel mondo, e i discepoli di Gesù Cristo dichiarano di non poter esorcizzarli. Invece Gesù ci dice: “Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera”. La domanda che ci si deve porre è allora questa: “Sono o no un uomo o una donna di preghiera?”. Per facilitare la preghiera, Cristo ha istituito i sacramenti. Ma i sacramenti ricevuti senza adesione interiore non sono di grande utilità: diventerebbero quasi dei riti magici. Se, ricevendo l’assoluzione, non mi pentissi sinceramente, se non cambiassi il mio essere nell’intimo, essa non mi farebbe un effetto diverso da un segno qualsiasi. Per tornare al Vangelo, vediamo che un uomo pieno d’odio verso il prossimo è un uomo il cui cuore è minacciato dalla presenza di un serpente. È posseduto da questo odio. Se prega e si pente in modo sincero, come san Pietro, allora il serpente viene scacciato. Ma se, nel segreto del cuore, continua a odiare, pur parlando di carità, di perdono e di misericordia, offusca irrimediabilmente l’immagine di Dio che ha in sé dal battesimo. Io piango sul nostro mondo posseduto, proprio come Gesù ha pianto su Gerusalemme. Piango nel vederlo cercare la verità lontano dalla sua vera fonte, e perdersi nelle illusioni. Eppure, l’uomo ha sete di assoluto. Ha sete, sete, sete, e tenta di dissetarsi a pozzi ormai secchi, mentre la fonte d’acqua pura è in noi, mediante la presenza di Gesù, e basterebbe aprirgli un po’ la porta dei nostri cuori. Uniamoci ai santi e a tutti gli esseri di preghiera, per scacciare il demonio dal nostro mondo. |