6.12.2018 - San Nicola ================= Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Proveniva da una famiglia nobile. Fu eletto vescovo per le sue doti di pietà e di carità molto esplicite fin da bambino. Fu considerato santo anche da vivo. Durante la persecuzione di Diocleziano, pare sia stato imprigionato fino all’epoca dell’Editto di Costantino. Fu nominato patrono di Bari, e la basilica che porta il suo nome è tuttora meta di parecchi pellegrinaggi. San Nicola è il leggendario Santa Claus dei paesi anglosassoni, e il NiKolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini. Colletta Padre santo, che nel Vescovo Nicola hai dato alla tua Chiesa un maestro di fede, invitto nel difendere la verità dagli assalti dell'errore e un pastore buono instancabile nel donarsi a tutti, dona una fede salva, e un amore aperto e generoso al tuo popolo che lo venera come protettore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA (Is 26,1-6) Entri una nazione giusta che si mantiene fedele. Dal libro del profeta Isaìa In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda: «Abbiamo una città forte; mura e bastioni egli ha posto a salvezza. Aprite le porte: entri una nazione giusta, che si mantiene fedele. La sua volontà è salda; tu le assicurerai la pace, pace perché in te confida. Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna, perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto, ha rovesciato la città eccelsa, l’ha rovesciata fino a terra, l’ha rasa al suolo. I piedi la calpestano: sono i piedi degli oppressi, i passi dei poveri». Parola di Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 117) Rit: Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti. Apritemi le porte della giustizia: vi entrerò per ringraziare il Signore. È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti. Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza. Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Il Signore è Dio, egli ci illumina. Canto al Vangelo (Is 55,6) Alleluia, alleluia. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. Alleluia. VANGELO (Mt 7,21.24-27) Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Parola del Signore Commento Ci prepariamo al Natale ascoltando. Perché dall'ascolto nasce la fede, perché è il Verbo che si fa carne e anche le nostre parole diventano concretezza e manifestano emozioni, sentimenti, passione, decisioni. La Parola instaura relazioni, le rafforza, le mette in crisi. La nostra fede si basa sull'ascolto della Parola di Dio e nei tempi forti, avvento e quaresima, si fa ancora più intensa. Un ascolto che diventa concretezza, determinazione, volontà di cambiamento. Come posso fare per accogliere davvero il Signore? E farlo nascere in me? E farlo crescere nella mia quotidianità? Il dramma del nostro cristianesimo, spesso, è essere dissociato dalla vita: da una parte la fede, dall'altra le nostre decisioni, i nostri problemi, le nostre relazioni. Se Dio si incarna, se la Parola si fa carne anche in noi la Parola si fa carne, concretezza, decisione, cambiamento, conversione. Su cosa abbiamo costruito la casa della nostra vita? Su quali certezze e convinzioni? Il Signore ci invita a costruire la casa sulla roccia per poter essere saldi anche quando, inevitabilmente, gli eventi della vita ci scuotono nel profondo. |
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