SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI - RITO ROMANO Grado della Celebrazione: Solennità di precetto Colore liturgico: Bianco COMMENTO AL VANGELO FARE L'ORDINARIO IN MODO STRAORDINARIO Oggi la Chiesa celebra in un'unica festa la santità che Dio riversa sugli uomini che confidano in lui. Un festa straordinaria, che fa crescere in noi il desiderio di imitare i santi nella loro amicizia con Dio! Che bello diventare santi! Certo non per le statue e i devoti che accendono i ceri a scaldar loro i piedi... Ma perché diventare santi significa realizzare il progetto di bene che Dio ha su di noi, diventare il capolavoro che egli ha pensato. Dio si fida di noi, sa che ciò che siamo è un seme che può germogliare e crescere e diventare un albero che porta frutto. Crede in noi e ci offre tutti gli elementi per diventare santi come egli è il Santo. Dio solo è Santo, ma desidera condividere questa santità con noi, desidera farla crescere perché, di grazia in grazia, lasciamo emergere l'uomo nuovo che siamo. La santità, come direbbe la grande santa Teresina, non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare straordinariamente bene le cose ordinarie! Lasciamo, oggi, che sia la parte più autentica di noi a prevalere, a crescere, a prendere il comando nelle nostre vite. E chiediamo ai Santi, quelli che sono sul calendario e i tantissimi altri che affollano il Regno, di aiutarci a credere, di sostenerci nella speranza, di insegnarci ad amare come loro hanno saputo fare. La nostra vita diventi trasparenza del Signore, perché sia lui a condurci verso Dio! LITURGIA DELLA PAROLA Colletta Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Ap 7,2-4.9-14) Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello». SALMO RESPONSORIALE (Sal 23) Rit. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. SECONDA LETTURA (1Gv 3,1-3) Vedremo Dio così come egli è. Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. VANGELO (Mt 5,1-12) Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». |
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