XIV DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO A - RITO ROMANO =================================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VERDE COMMENTO AL VANGELO Chi fa ombra a Dio? Come fare per sapere le cose grandi? Rimanere piccoli. "Ti lodo Padre perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli". La piccolezza evangelica non è un optional da fare una tantum, ma una condizione indispensabile per entrare nel Regno ." Se non diventerete piccoli come questi bambini non entrerete". Quindi questa piccolezza non è una scoperta umana, ma un'invenzione divina. E non è un consiglio, ma un comando. Ma come fare per rimanere piccoli? Nel mondo fisico vegetale e animale vediamo che tutto cresce, dal filo d'erba al fiore al passerotto, al pesciolino. E non solo nel mondo fisico, ma anche in quello umano e psicologico, vediamo che tutto cresce, e non sempre a nostro vantaggio e per il nostro progresso spirituale. Purtroppo non si cresce solo in statura, ma anche in considerazione esagerata di sé, nel cercare consensi, approvazioni, applausi ecc. Ecco quel che ci impedisce di rimanere piccoli: mettere al centro l'io invece di dare il primo posto a Dio. Un io troppo cresciuto fa solo danni. Fa un sacco di fumo e tanta ombra: fa ombra addirittura a Dio perché non vede e non gli interessa che se stesso. Questo è il primo grande peccato che fece precipitare gli angeli decaduti: Che peccato fecero? Un peccato di naturalismo, cioè preferirono la loro natura a quella di Dio, in parole povere preferirono loro stessi a Dio. E da luminosi e super luminosi che erano divennero tenebrosi, perché si tagliarono fuori dalla fonte della luce. E' come se il ruscello vedendosi gorgogliante d'acqua dicesse alla sorgente "non ho più bisogno di te". Immediatamente seccherebbe. Perché siamo tutti stanchi? Il secondo concetto di questo Vangelo è "Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro". Mi ha colpito questo "voi tutti". Prima di tutto non dice " venite a me quando siete tutti pimpanti, trulli e giulivi", ma quando siete stanchi. Ecco dove andare a cercare ristoro e riposo quando non ce la facciamo più. Ma perché "voi tutti"? Possibile che tutti contemporaneamente siamo stanchi e oppressi? Ci sarà pur qualcuno a cui le cose vanno bene ed è tutto pimpante... Ebbene la causa della stanchezza è da ricercare dentro e non fuori. Qual è la causa di questa stanchezza? E' che siamo frantumati dentro, siamo in cocci. Dopo il peccato originale e i vari nostri peccati che han complicato tutto, siamo centomila volontà diverse e in contrasto fra di loro: un giorno vogliamo una cosa, il giorno dopo l'esatto contrario. La volontà vuole una cosa, la sensibilità ne vuole un'altra. La ragione, tanto per farvi un esempio, ti dice che fumare fa male, ma tu non sei capace di smettere e via di questo passo. Allora, che fare? Quando non saremo più stanchi? Quando saremo unificati e tutte le nostre facoltà convergeranno in un solo volere: il bene e il massimo bene che è DIO. Non più centomila volontà diverse ma una sola con quella di Dio. Eccovi otto perle di saggezza per aiutarvi nell'impresa. LITURGIA DELLA PAROLA Colletta O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall’oppressione della colpa, partecipiamo alla felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... oppure: Colletta O Dio, che ti riveli ai piccoli e doni ai miti l’eredità del tuo regno, rendici poveri, liberi ed esultanti, a imitazione del Cristo tuo Figlio, per portare con lui il giogo soave della croce e annunziare agli uomini la gioia che viene da te. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Zc 9,9-10) Ecco, a te viene il tuo re umile. Così dice il Signore: «Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. Farà sparire il carro da guerra da Èfraim e il cavallo da Gerusalemme, l’arco di guerra sarà spezzato, annuncerà la pace alle nazioni, il suo dominio sarà da mare a mare e dal Fiume fino ai confini della terra». SALMO RESPONSORIALE (Sal 144) Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore. O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. Fedele è il Signore in tutte le sue parole e buono in tutte le sue opere. Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto. SECONDA LETTURA (Rm 8,9.11-13) Se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. VANGELO (Mt 11,25-30) Io sono mite e umile di cuore. In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». |
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