II DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C - RITO ROMANO =========================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VIOLA COMMENTO AL VANGELO Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Tutti questi nomi sono importanti, perché ci hanno permesso di capire quando Gesù è nato. Ma è anche interessante notare che la parola di Dio non scende ne sui potenti, ne sui sommi sacerdoti. Scende su Giovanni Battista, nel deserto! Il deserto è il luogo del silenzio, bellissimo e spaventoso. Luogo dove sperimento la mia fragilità e il mio bisogno degli altri per sopravvivere. Sono disposto ad andare nel deserto per poter ricevere come Giovanni, la parola del Signore? Per farlo ho bisogno di fermarmi e fare astrazione di tutti i problemi che continuamente m'impediscono di stare con me stesso e di riscoprire che sono io ad avere bisogno degli altri. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati Dopo aver ricevuto la parola del Signore, Giovanni si mette in movimento, perché ha bisogno di trasmettere quello che ha ricevuto. Io sento il bisogno di comunicare agli altri qualche cosa di positivo, che venga dal mio incontro con Il Signore? Se non ho nulla, è tempo di tornare nel deserto, a pregare e ascoltare, prima che mi inaridisca del tutto. Giovanni predica un battesimo, cioè un invito a buttarsi nelle braccia del Signore. Segno che ha sperimentato questo abbraccio, che cambia la vita. Com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. I burroni sono le mie cadute che mi deprimono, i monti le mie esaltazioni e presunzioni, i colli le difficoltà, le vie tortuose le ambiguità e quelle impervie quelle piene di pericoli; tutte situazioni difficili, che avvelenano l'esistenza. Cosa posso fare? Tornare nel deserto e ascoltare la voce del Signore che mi dice: "Raddrizza i tuoi sentieri. Il resto lo farò io". Prepara la via, la venuta del Signore nella tua vita e se puoi, anche negli altri, ascoltando la parola e provando a metterla in pratica. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!». Questa è la promessa: vedremo la salvezza di Dio. Cos'è? Non lo so, ma se faccio memoria di tutte le volte che il Signore mi ha già salvato, certamente sarà una cosa bella. A Natale Gesù viene; viene per noi! Prepariamoci ad accoglierlo. LITURGIA DELLA PAROLA Non si dice il Gloria Colletta Dio grande e misericordioso, fa' che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio, ma la sapienza che viene dal cielo ci guidi alla comunione con il Cristo, nostro Salvatore. nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. oppure: Colletta O Dio, grande nell’amore, che conduci gli umili alla luce gloriosa del tuo regno, donaci di raddrizzare i sentieri e di appianare la via per accogliere con fede la venuta del nostro Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA (Bar 5,1-9) Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura. Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno, perché Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo. Sarai chiamata da Dio per sempre: «Pace di giustizia» e «Gloria di pietà». Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti, dal tramonto del sole fino al suo sorgere, alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio. Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo come sopra un trono regale. Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Anche le selve e ogni albero odoroso hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio. Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui. SALMO RESPONSORIALE (Sal 125 ) Rit: Grandi cose ha fatto il Signore per noi. Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. R. Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. R. Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. R. Nell'andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. R. SECONDA LETTURA (Fil 1,4-6.8-11) Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo. Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio. VANGELO (Lc 3,1-6) Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!». |
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