XVIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C - RITO ROMANO ==================================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VERDE Mammona L'atteggiamento della Bibbia, riguardo alla ricchezza, è adulto e maturo: riconosce in Dio l'origine di ogni cosa, ma lascia all'uomo la capacità di gestire il creato. Non occorre sfogliare la Scrittura per sapere cosa è bene per l'economia, è sufficiente ascoltare la nostra coscienza illuminata. Gesù sa che dietro la domanda del rissoso fratello c'è una questione di soldi e ne approfitta per fare una riflessione sulla ricchezza. A parole, sempre, siamo tutti liberi e puri, francescani connaturali. Proviamo tutti un innato pudore nei confronti del denaro, lo consideriamo qualcosa di pericoloso, di sporco, di ambiguo. Una persona ricca è sempre guardata con sospetto e, specie nel nostro mondo cattolico, siamo sempre in imbarazzo a parlare di denaro. Gesù, paradossalmente, è molto libero a tal proposito: non dice che la ricchezza è una cosa sporca. Dice solo che è pericolosa. Guardate il pover'uomo della parabola: un gran lavoratore, non ci viene descritto come un disonesto, né come un avido, anzi, fa tenerezza la sua preoccupazione di far fruttare bene i suoi guadagni per poi poterseli godere in pace... La sua morte non è una punizione, ma un evento possibile, sempre nell'ordine delle autonomie delle cose di cui sopra. Chissà: forse troppo stress, troppo lavoro, troppe sigarette sono all'origine della sua morte improvvisa, non certo l'azione di Dio. Gesù ci ammonisce: la ricchezza promette ciò che non può mantenere, ci illude che possedere servirà a colmare il nostro cuore. ESEGESI di Padre Michelin |
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Dicembre 2024
|