XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C - RITO ROMANO Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: VERDE COMMENTO AL VANGELO AUTOINVITO di Don Luciano Sanvito Cosa ti manca, Zaccheo? Non hai tutto dalla vita? Perché lo cerchi? Curiosità, semplice curiosità...voglio vederlo...come vive, come fa... Non vedi che non lo vedi? Dietro la folla, come fai a vederlo? Lascia... Devo trovare il modo...ecco, salgo su quella pianta... Ma che fai? La tua reputazione!...Sembri un ragazzino...mi fai ridere!... Non mi interessa...voglio vederlo, ho detto...a tutti i costi... Eccolo che arriva, Zaccheo...lo vedi, adesso? Sei contento? Lo vedi? No...sento che Lui mi vede...vede perché lo voglio vedere...sì: è Lui! Adesso che l'hai visto, sei contento? Torniamo al nostro lavoro... No, no...tutto cambia, adesso: capisco tutto di me, e seguo Lui! Dove vai, Zaccheo? Dove corri?... Vado a casa...Lui verrà e cenerà da me...Tutto cambia, da oggi per me! Il Signore, amante della vita, oggi si ferma nella casa di Zaccheo. Oggi devo fermarmi a casa tua. Gesù si invita, si autoinvita, perché Egli non viene mai per prendere ma sempre per donare. Zaccheo lo accoglie con gioia. Noi dobbiamo essere sempre degni della chiamata. Dio ci chiama e ci richiama sempre, lasciandoci nella coscienza della nostra indegnità. La conversione morale è prima di tutto teologale. Non posso cambiare la mia vita, se non accolgo il Signore. Solo se accolgo veramente il Signore, la mia vita da vuota diventa piena, da triste diventa gioiosa, da una vita chiusa si passa a una vita aperta, all'altro, e tutto viene restituito nella gratitudine e nella gioia. Accogliendo il Signore nello spazio della mia vita, essa diventa eucaristica. LETTURE DELLA DOMENICA Colletta Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo... oppure: Colletta O Dio, che nel tuo Figlio sei venuto a cercare e a salvare chi era perduto, rendici degni della tua chiamata: porta a compimento ogni nostra volontà di bene, perché sappiamo accoglierti con gioia nella nostra casa per condividere i beni della terra e del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA - Sap 11,22-12,2 Hai compassione di tutti, perché ami tutte le cose che esistono. Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. Hai compassione di tutti, perché tutto puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento. Tu infatti ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata. Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta? Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza? Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita. Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato, perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore. SALMO RESPONSORIALE - Sal 144 Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore. O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. Fedele è il Signore in tutte le sue parole e buono in tutte le sue opere. Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto. SECONDA LETTURA - 2Ts 1,11-2,2 Sia glorificato il nome di Cristo in voi, e voi in lui. Fratelli, preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l’opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo. Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. VANGELO - Lc 19,1-10 Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». |
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