XXII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO A - RITO ROMANO =================================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VERDE COMMENTO AL VANGELO Povero Pietro! Ha appena riconosciuto nel falegname di Nazareth il Messia atteso da Israele, e il Signore lo ha appena incaricato di custodire la fede e i fratelli che già fa la prima clamorosa gaffe: vuole insegnare a Dio come si fa il Messia... Il primo discorso da Papa di Pietro resterà nella storia! Pietro vuole insegnare a Dio come deve salvare il mondo. Abitudine molto diffusa tra noi umani: saperne più di Dio, credere di essere capaci, in fondo, di dirigere l'azienda meglio di Lui. Insegnare a Dio, insomma, come fare per creare un mondo meno ingiusto, meno dolorante, eccetera. La reazione di Gesù verso Pietro è durissima: tu ragioni come il mondo, non sei ancora discepolo, il tuo parlare è demoniaco. Anzi, per la precisione, l'ammonimento di Gesù a Pietro è "passa dietro di me, Satana", cioè segui i miei passi, la mia logica, converti il tuo pensiero demoniaco. Gesù ama Pietro, lo ha appena investito di un compito fondamentale. Eppure lo richiama, lo rimprovera duramente, perché amare significa, talvolta, tirare fuori le unghie, come in questo caso. Pietro, primo Papa, fa la prima di una lunga serie di stupidaggini: dovrà percorrere ancora molta strada, abbandonare il discepolato per diventare, davvero, una "roccia". Pietro, cambia idea, guarda l'amore, non il dolore, resta stupito dalla serietà dell'amore di Dio che non resta sulla barca solo quando tutto va bene, ma che è disposto a mettersi in gioco, a donare tutto! Il discepolo, come il Maestro, è chiamato ad amare fino al perdersi. Prendere la croce e rinnegare se stessi non diventa un autolesionismo misticheggiante, ma una proposta di vita che contraddice la logica mondana dell'autorealizzarsi. LITURGIA DELLA PAROLA Colletta O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... oppure: Colletta Rinnovaci con il tuo Spirito di verità, o Padre, perché non ci lasciamo deviare dalle seduzioni del mondo, ma come veri discepoli, convocati dalla tua parola, sappiamo discernere ciò che è buono e a te gradito, per portare ogni giorno la croce sulle orme di Cristo, nostra speranza. Egli è Dio, e vive e regna con te.... PRIMA LETTURA (Ger 20,7-9) La parola del Signore è diventata per me causa di vergogna. Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto violenza e hai prevalso. Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno; ognuno si beffa di me. Quando parlo, devo gridare, devo urlare: «Violenza! Oppressione!». Così la parola del Signore è diventata per me causa di vergogna e di scherno tutto il giorno. Mi dicevo: «Non penserò più a lui, non parlerò più nel suo nome!». Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. SALMO RESPONSORIALE (Sal 62) Rit: Ha sete di te, Signore, l’anima mia. O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua. Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. Quando penso a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali. A te si stringe l’anima mia: la tua destra mi sostiene. SECONDA LETTURA (Rm 12,1-2) Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente. Fratelli, vi esorto, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. VANGELO (Mt 16,21-27) Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso. In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni». |
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