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La Liturgia di Domenica 3 Dicembre 2023

3/12/2023

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I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO B - RITO ROMANO
INIZIO NUOVO ANNO LITURGICO
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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: VIOLA
COMMENTO AL VANGELO
di Luca Rubin
A me non piace vegliare. Veglio se sono insonne, se non sto bene io o un mio caro, veglio se un grosso problema attanaglia la mia mente, veglio se… Questi ed altri sono tutti ostacoli al sonno, al riposo, e detto tra noi, il pensiero di non poter riposare non mi diverte così tanto.

Eppure il vangelo di oggi ci dice ben quattro volte “Vegliate”.  La veglia a cui Gesù allude non è quella notturna, non ci sta dicendo di privarci del sonno: il “fate attenzione” ci aiuta nella comprensione. La veglia è quella del cuore e della mente, che cercano la via migliore per fare le cose, il modo più bello e più vero per vivere la propria vita di esseri umani e cristiani. Questo tipo di veglia non esaurisce le forze, anzi: corrobora lo spirito e lo rende pronto a vivere ogni situazione non improvvisando, ma avendo ben chiaro davanti a sè tutto il bene possibile da compiere.
​
Gesù sa bene di che pasta siamo fatti (Lui è dei nostri, chi meglio di Lui può saperlo?), e ci suggerisce di vegliare, di essere vigili, desti, svegli pronti. Perché spesso succede, che dopo un primo momento di entusiasmo ci lasciamo andare, abbandonando i bei propositi, dimenticando la primitiva intenzione, e arrestando ogni cammino, ogni percorso, e questo succede a tutti i livelli, sempre. La veglia è l’integratore naturale che ci permette un cammino più regolare facendo attenzione a chi seguiamo.

Voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà. Gesù ci dice che non sappiamo, e come risposta adeguata a questo non sapere è bene vegliare. Noi non sappiamo quando il padrone di casa ritornerà, cioè quando saremo chiamati a trasferirci a casa di Papà Dio per sempre, ma neppure sappiamo se tra cinque minuti saremo chiamati a un atto di amore, a un’attenzione verso il nostro prossimo. Non sappiamo se ci verrà chiesta una collaborazione, non sappiamo se una mano si tenderà verso di noi e ci chiederà qualcosa, non sappiamo se un amico verrà da noi col cuore gonfio a raccontarci la sua vita. La veglia ci permette di essere pronti a qualsiasi evenienza, a dire sì invece che no, ad accogliere invece di rifiutare, ad amare invece di essere indifferenti.

Questa veglia si tinge di un caldo color viola, poiché oggi inizia l’Avvento, tempo di attesa, di speranza, di gioia! La gioia che ci viene dal sapere che il Figlio di Dio, Gesù, si fa in tutto uno di noi. Attesa e veglia siano gli ingredienti principali del Natale ormai vicino. Solo così Giuseppe e Maria potranno darci il Bimbo in braccio da cullare, da amare.

Buona domenica, buon Avvento!
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​LITURGIA DELLA PAROLA
Non si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, nostro Padre,
suscita in noi la volontà
di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene,
perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria
a possedere il regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

oppure:
Colletta (Anno B)
O Dio, nostro Padre,
nella tua fedeltà ricordati di noi, opera delle tue mani,
e donaci l’aiuto della tua grazia,
perché, resi forti nello spirito,
attendiamo vigilanti
la gloriosa venuta di Cristo tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA - Is 63,16-17.19; 64,2-7
Se tu squarciassi i cieli e scendessi

Tu, Signore, sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
Mai si udì parlare da tempi lontani,
orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te,
abbia fatto tanto per chi confida in lui.
Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura,
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si risvegliava per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.

SALMO RESPONSORIALE - Sal 79
Rit. Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi

Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci. Rit. ​

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. Rit. 

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. Rit. 

SECONDA LETTURA - 1Cor 1,3-9
Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo

Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!

VANGELO - Mc 13,33-37
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
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