XXX DOMENICA del TEMPO ORDINARIO - A - RITO ROMANO ================================================ Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VERDE COMMENTO AL VANGELO di Luca Rubin Un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento? Te lo chiedi più volte al giorno, anche in modo inconsapevole: cosa devo fare? Qual è la cosa giusta da fare? Qual è il senso della mia vita? Dove punta l'ago della mia bussola? Dove mi sta portando il GPS dei miei giorni? La domanda posta a Gesù per fargli uno sgambetto, è in realtà un grande iceberg con il quale rischiamo una collisione tutti i giorni, più volte al giorno. Questa domanda contiene una limitazione, perché è come se dicesse: "qual è la legge, la regola più importante di tutte?" Un'osservanza formale mi mette al sicuro da multe e sovvenzioni, ma non trasforma la mia esistenza. Osserverò scrupolosamente tutti i precetti e gli obblighi, ma io sarò altrove, chissà dove, a invocare libertà e giustizia. Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Alla domanda limitata e interessata, il Maestro offre ben due risposte, infinite ed esproprianti. Infinite perché si parla di Dio e si parla di un tutto. Esproprianti perché coinvolgono un'intera vita, conducendola sulle strade del dono e dell'impegno senza misura. Amerai non riguarda un futuro ipotetico, se vorrai, se ti andrà: amerai indica che da quel momento la tua vita è chiamata ad essere amore incarnato, senza inutili ripensamenti sul passato, e proiettati verso il futuro, ma con i piedi ben radicati nel presente. Amare Dio e il prossimo sono la longitudine e la latitudine dei tuoi giorni, sono le coordinate del tuo viaggio. Un amore esigente, certo, perché esige tutto il tuo cuore, tutta la tua anima, tutta la tua mente. Questo è il tutto che salva te da te stesso, questo è il tutto che ti salva dal ripiegamento e dall'egocentrismo. La risposta del Maestro è anche una terapia alle mille ferite che un amore malato causa in noi stessi e negli altri: il tutto risana anni di buio e di malattia, donandoti nuove energie per quell'"amerai" che ti attende. Se ami solo Dio, in realtà ti illudi di amare, perchè Dio ha assunto la tua carne, e la carne di ogni uomo e donna nel mondo. Se ami solo gli altri, non avrai le forze necessarie e presto perderai terreno e ti ritroverai fuori strada. L'amore verso Dio e verso il proprio prossimo, creano incontrandosi, una croce, e non a caso: l'amore è fuoco che brucia e purifica, che libera dalle scorie, è luce che ispeziona chi veramente sei, le tue intenzioni più profonde. In quella croce sei invitato a stenderti, cioè a offrire tutto te stesso, in una fedeltà al quotidiano che ti plasma e ti rende icona di speranza e di pace. In quella croce incontrerai Qualcuno che sarà il tuo esempio: "Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme" (1Pt 2,21). Non sei solo dunque: hai un Maestro e un esempio, che ti illustrerà, passo dopo passo, come l'amore è amore solo se si incarna nella tua vita. L'amore, questo Grande Sconosciuto verso il quale tutti aspiriamo, ti viene dato oggi come luogo e senso della tua vita. Amerai il Signore, amerai il tuo prossimo. Il futuro è presente: ama. LITURGIA DELLA PAROLA Colletta Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. oppure: Colletta (Anno A) O Padre, che per amore continuamente crei e rinnovi il mondo, donaci la gioia di un cuore libero e pacificato, capace di amare te sopra ogni cosa e il prossimo come noi stessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA - Es 22,20-26 Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi Così dice il Signore: «Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse. Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso» SALMO RESPONSORIALE - Sal 17 Rit. Ti amo, Signore, mia forza Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. Rit. Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. Rit. Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato. Rit. SECONDA LETTURA - 1Ts 1,5-10 Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia. Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene. VANGELO - Mt 22,34-40 Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». |
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Settembre 2024
|