I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A - RITO ROMANO Prima Domenica nuovo Anno Liturgico Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: VIOLA COMMENTO AL VANGELO DILUVIO UNIVERSALE di Don Luciano Sanvito Il venire di Dio in noi opera una divisione e una suddivisione. Una divisione tra ciò che è dalla parte di Dio e ciò che non lo è. Una suddivisione delle realtà secondo il grado che hanno nella loro importanza di fronte a Dio. Sta di fatto che la venuta di Dio nella storia è un giudizio tagliente e discriminante, non lascia nella indifferenza né le cose né le persone. Questo giudizio tagliente è opera della Parola. Essa ha la potenza del diluvio, che spazza via e trascina via. Certo, questo non avviene allo stesso modo del diluvio universale. La Parola di Dio, ascoltata, lascia tutto materialmente uguale. Ma ciò che cambia delle cose e delle persone è lo spirito, il valore, il senso che queste realtà hanno sotto il giudizio della Parola. Tutto resta materialmente, ma ne viene spazzato via il senso. Tutto resta fisicamente, ma viene spazzato via moralmente. Tutto resta apparentemente, ma viene portato via nel suo valore. La Parola di Dio è il diluvio universale morale che oggi avviene per noi. Universale perché è nel confronto di tutto e di tutti: nulla vi sfugge. Essere sotto il giudizio di Dio non è una realtà appariscente e esteriore, ma riguarda sempre l'intimo e il cuore di ogni persona: l'atto della mente, del cuore e dell'anima. Il diluvio universale è ancora in atto, anche oggi, in modo molto efficace. LETTURE DELLA DOMENICA Non si dice il Gloria. Colletta O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. oppure: Colletta O Dio, Padre misericordioso, che per riunire i popoli nel tuo regno hai inviato il tuo Figlio unigenito, maestro di verità e fonte di riconciliazione, risveglia in noi uno spirito vigilante, perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore fino a contemplarti nell’eterna gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Is 2,1-5) Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno. Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s’innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: «Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore. SALMO RESPONSORIALE (Sal 121) Rit: Andiamo con gioia incontro al Signore. Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide. Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. SECONDA LETTURA (Rm 13,11-14) La nostra salvezza è più vicina. Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo. VANGELO (Mt 24,37-44) Vegliate, per essere pronti al suo arrivo. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». |
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