XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C - RITO ROMANO NESSUNO CHE METTE MANO ALL'ARATRO E POI SI VOLGE INDIETRO, E' ADATTO PER IL REGNO DI DIO da Il settimanale di Padre Pio Con la pagina del Vangelo di oggi continuiamo ad imparare cosa significa seguire Gesù. La scorsa domenica abbiamo meditato insieme che seguire Gesù significa ripercorrere la via del Calvario per raggiungere la gloria della Vita eterna. Quest'oggi continuiamo il discorso dicendo che, per seguire Gesù, dobbiamo metterlo al di sopra di tutto, al di sopra anche degli affetti più cari e più santi come possono essere gli affetti familiari. Con questo non si vuole assolutamente dire che bisogna spezzare questi legami, ma si vuole unicamente affermare che al di sopra di queste relazioni vi è Dio, il quale deve essere amato con tutto il cuore e con tutte le nostre forze. Amare qualcosa o qualcuno al di sopra o anche alla pari di Dio, sarebbe un peccato contro il primo Comandamento. A volte, poi, accade di trovarsi come ad un bivio. Da una parte ci sono questi legami umani molto forti; dall'altra vi è la Volontà di Dio che chiama a qualcosa di superiore. Cosa fare? Il cristiano non deve esitare a scegliere Dio e la sua gloria. Pensiamo a san Francesco d'Assisi. A un certo punto della sua vita si sentì chiamato da Dio a rinunciare a tutto per seguire Gesù in povertà e umiltà. A questo suo proposito si oppose tenacemente il padre che voleva fare di lui un ricco mercante. San Francesco non esitò un attimo e, pur con il comprensibile dolore di figlio affettuoso, seppe seguire la chiamata divina e divenne il grande Santo che tutti conosciamo. Se avesse ceduto alle insistenze paterne, noi oggi non saremo qui a parlare di lui. Gesù insegna questa dottrina adoperando delle espressioni molto forti. A un giovane che voleva seguirlo ovunque, il Maestro dice: «Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo» (Lc 9,58). Con queste parole Gesù voleva far comprendere a quel giovane il distacco dalle cose materiali, al punto che Egli, Gesù, non aveva niente su questa terra, nemmeno un guanciale per il riposo. Questo ci insegna a usare le cose di questo mondo senza attaccarci il cuore, perché in Paradiso non porteremo nemmeno uno spillo, ma soltanto le opere buone da noi compiute. Ad un altro che chiedeva a Gesù il tempo di seppellire il padre, Gesù rispose: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio» (Lc 9,60). Ad un altro, infine, che voleva accomiatarsi da quelli di casa sua, Gesù disse: «Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio» (Lc 9,62). Sono certamente parole molto forti che devono farci comprendere ancora una volta che al di sopra di tutto c'è Dio e la sua gloria. Per comprendere meglio queste parole, pensiamo a tanti nostri fratelli che si sono convertiti al Cristianesimo provenendo da altre religioni. Per alcuni di loro, ricevere il Battesimo è equivalso a tagliare radicalmente con tutto il loro ambiente familiare, con la loro cultura, con tutti gli affetti che prima avevano nutrito. Essi hanno sentito fortemente che Gesù li chiamava e hanno trovato la forza anche di fuggire letteralmente dalle loro terre, senza speranza di tornarvi, pur di ricevere il dono del Battesimo e divenire cristiani. Preghiamo per loro e preghiamo per tutti quelli che desiderano fare altrettanto ma, per ora, non trovano la forza. Di fronte ad esempi così eroici di fortezza, noi rimaniamo confusi. Sforziamoci perlomeno di dimostrare la nostra fedeltà a Dio, mettendolo sempre al primo posto con la preghiera quotidiana, non accontentandoci di dargli solo le briciole del nostro tempo, ma di iniziare e terminare le nostre giornate con una intensa preghiera, domandandogli sinceramente di indicarci la sua Volontà, come fece san Francesco d'Assisi. LETTURE DELLA DOMENICA Colletta O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo... oppure: Colletta O Dio, che ci chiami a celebrare i tuoi santi misteri, sostieni la nostra libertà con la forza e la dolcezza del tuo amore, perché non venga meno la nostra fedeltà a Cristo nel generoso servizio dei fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Re 19,16.19-21) Eliseo si alzò e seguì Elìa. In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto». Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te». Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio. SALMO RESPONSORIALE (Sal 15) Rit: Sei tu, Signore, l’unico mio bene. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare. Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. SECONDA LETTURA (Gal 5,1.13-18) Siete stati chiamati alla libertà. Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. VANGELO (Lc 9,51-62) Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada. Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». |
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