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La Liturgia di Domenica 22 Dicembre 2019

21/12/2019

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IV DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A - RITO ROMANO
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Grado della Celebrazione: SOLENNITA' DOMENICALE
Colore liturgico: VIOLA
COMMENTO AL VANGELO
NON TEMERE...
​
Non temere Giuseppe

Nelle scorse settimane ci hanno parlato Isaia, il profeta lontano, vissuto circa 7 secoli prima del Messia, che lo annunciava come colui che doveva venire; il Battista, il profeta vicino che lo annunciava come già presente, e Maria che non lo indicava e annunciava per niente, ma lo portava addirittura in grembo...Oggi abbiamo un'annunciazione e un Angelo, ma la destinataria non è Maria e l'angelo non è Gabriele. Il destinatario è Giuseppe e l'Angelo non si sa come si chiami. Ma il messaggio dell'angelo è sempre uguale: "non temere Giuseppe" come già era stato detto a Maria.

La fede di Giuseppe

Se il tempo d'Avvento è un tempo particolarmente adatto per ricordare la tutta pura, l'Immacolata, lo è anche per ricordare Giuseppe, colui che ricevette in sogno la visita di un Angelo e fu chiamato a diventare il custode privilegiato del Figlio di Dio. Anche la fede di Giuseppe, come quella di Maria, è fede in una promessa umanamente irrealizzabile. E' fede nel miracolo, fede in Dio solo, perché la parola di Dio è parola di Dio: non può non essere vera e non realizzarsi prima o poi. Entrambi trovarono grazia presso Dio; entrambi furono lodati per la loro fede in una promessa umanamente irrealizzabile senza chiedere garanzie. Ma Maria dovette giungere fino ai piedi della Croce senza poter rifuggire da quella tremenda spada che, sul Calvario, le trapasserà l'anima.

Quanti "no" insensati abbiamo detto?

Quante volte, noi invece, siamo tentati di trovare motivi legittimi, sensati, ragionevoli per eludere alcune richieste del Signore su pretesto che quel che ci chiede è umanamente impossibile, è pura follia agli occhi del mondo, non rientra negli schemi del "politicamente corretto"ecc. Quanti motivi legittimi e sensati per dire "no". Ma sarebbero dei "no" insensati. Se Maria avesse fatto così, non avremmo avuto il Salvatore del mondo.
Chiediamo la grazia alla Madonna di capire che la fede è salto nel vuoto, è dire "sì" quando questo "sì" sembra irragionevole, irrealizzabile, insensato. E' andare al di là delle nostre piccole vedute, sapendo che la fede non è mai contro la ragione, ma oltre la ragione. E solo allora, dopo il salto nel vuoto, conosceremo veramente Dio. Il Dio vivo e vero e non l'idea che ci eravamo fatti di Lui.

Le quattro candele

Quattro candele bruciavano lentamente e silenziosamente, sull'altare. Il silenzio era così denso che si poteva udire la conversazione delle quattro fiammelle. La prima disse: "Io sono la candela della pace, ma nel mondo ci sono guerre, divisioni, rivalità anche tra amici e parenti e nessuno viene più a cercarmi". E si spense. La seconda disse: "Io sono la candela della fede, ma tutti vogliono solo sempre vedere e toccare e mai credere, così nessuno viene più a cercarmi". E si spense. La terza disse: "Io sono la candela della gioia, ma nel mondo c'è tanto pessimismo, scoraggiamento e tristezza e nessuno viene più a cercarmi". E si spense. In quel momento arrivò un bambino che, vedendo le tre candele spente, si mise a piangere e disse: " Ma perché vi siete spente, così c'è troppo buio, qua! ". Allora prese la parola la quarta candela e disse: "Non piangere bambino, finché la mia fiammella rimane accesa, niente è perduto, perché con quella puoi accendere tutte le altre. Sai chi sono io? Sono la candela della speranza". Allora il bimbo prese la Candela della speranza e con essa, accese tutte le altre.
Ecco cos'è il tempo d'Avvento: tempo di speranza! Chiediamo al Signore di mettere sempre sul nostro cammino, una candela della speranza.
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LITURGIA DELLA PAROLA
Non si dice il Gloria.

Colletta
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, 
tu, che nell’annunzio dell’angelo 
ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, 
per la sua passione e la sua croce 
guidaci alla gloria della risurrezione. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

oppure: 
Colletta
O Dio, Padre buono, 
tu hai rivelato la gratuità e la potenza del tuo amore, 
scegliendo il grembo purissimo della Vergine Maria 
per rivestire di carne mortale il Verbo della vita: 
concedi anche a noi 
di accoglierlo e generarlo nello spirito 
con l’ascolto della tua parola, 
nell’obbedienza della fede. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 7,10-14)
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio.

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Ecco, viene il Signore, re della gloria.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

SECONDA LETTURA (Rm 1,1-7) 
Gesù Cristo, dal seme di Davide, Figlio di Dio.

Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

VANGELO (Mt 1,18-24) 
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide.

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

ESEGESI di Padre Michelini
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