XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C - RITO ROMANO Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: VERDE COMMENTO AL VANGELO CHIAVE D'ACCESSO di Don Luciano Sanvito Puntare dritti e decisi sul Cristo. Non c'è altra scelta. Non c'è altra porta: Lui è quella decisiva e fondante: "Io sono la Porta". Quando, sospinti dallo Spirito Santo, sappiamo accogliere Cristo con tutta la nostra realtà di vita, ecco che si focalizzano tutti i nostri atteggiamenti: quelli della mente, quelli del cuore e quelli dell'anima. Allora Lui, la Porta, ci apre ogni altra porta, ci fa passare anche attraverso l'impossibile, perché con Lui varchiamo ogni confine e limite. In acconto, per noi, ci viene fornita la coscienza di Lui, che ci fa riconoscere come suoi non solo davanti a Lui e agli altri, ma in noi stessi. Passare atttraverso la Porta che è il Cristo infatti ci fa passare a nostra volta attraverso le "porte interiori" di noi stessi, negli angoli più reconditi e misteriosi del nostro spirito. Questa coscienza ci permette di trarci in salvo di fronte ad ogni calamità, di superare ogni difficoltà, di uscire vincenti anche in ogni situazione disgraziata. La Porta che è il Cristo ci fa accedere a Lui sempre e comunque a partire dalle ultime cose, dalle ultime persone, dagli atteggiamenti ultimi/umili: sono questi la chiave che apre ogni porta che accede a Lui. LETTURE DELLA DOMENICA Colletta O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo… oppure: Colletta O Padre, che chiami tutti gli uomini per la porta stretta della croce al banchetto pasquale della vita nuova, concedi a noi la forza del tuo Spirito, perché, unendoci al sacrificio del tuo Figlio, gustiamo il frutto della vera libertà e la gioia del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Is 66,18-21) Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti. Così dice il Signore: «Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti. Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore. Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti, dice il Signore». SALMO RESPONSORIALE (Sal 116) Rit: Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore. Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode. Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. SECONDA LETTURA (Eb 12,5-7.11-13) Il Signore corregge colui che egli ama. Fratelli, avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui; perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio». È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. VANGELO (Lc 13,22-30) Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio. In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». |
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