XXVIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - A - RITO ROMANO =============================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VERDE COMMENTO AL VANGELO di Luca Rubin A Gesù piace fare festa! Lo dice questo brano di vangelo, ma anche altri, (come ad esempio le nozze di Cana). Una festa di nozze dove gli invitati rifiutano di partecipare. Il re per ben tre volte invia i suoi servi a chiamare gli invitati. La prima volta semplicemente rifiutano, la seconda volta non solo rifiutano l'invito, ma ognuno va a lavorare, seguendo il proprio interesse. In più quei servi se la vedono brutta: sono insultati e uccisi. Avete mai sentito sia successo qualcosa di simile a chi porta le bomboniere per invitare al proprio matrimonio? Il re si indignò e rispose inviando le sue truppe per ucciderli e dare alle fiamme la città... In mezzo a tutto questo scompiglio al re preme ancora fare questa festa di nozze... ma "gli invitati non erano degni", per cui ecco il terzo invio dei servi; chiunque troviate, buono o cattivo, invitatelo! Questa festa si deve fare, a tutti i costi! "La sala delle nozze si riempì di commensali". Oh finalmente! Il re sarà contento ora... Eccolo entrare nella sala e inizia a guardare gli invitati. Tra tutti, scorge un uomo che non aveva l'abito nuziale... In ambito ebraico, il re, o comunque chi invitava alle nozze, donava agli invitati l'abito nuziale, bianco. Quell'invitato (che pure era invitato)... si fece piccolo piccolo e non rispose. Gesù non solo lo esclude dalla festa, ma lo fa legare mani e piedi (impossibilità di azione)... Tutto il brano è una metafora del nostro rapporto con Dio, il Re, e la festa di nozze è quella tra Lui e ciascuno di noi. Non accogliere l'invito significa rifiutare il suo Amore. Insultare e uccidere i servi del re significa esternare tutta la rabbia che viviamo quando ci allontaniamo da Dio, quando al centro mettiamo noi stessi, il nostro io malato... Ce la prendiamo con i servi che ci invitano a nozze con l'amore di Dio, capite il paradosso? Il problema non sono i servi... L'abito nuziale. Non averlo è un linguaggio non verbale con cui si dice "non m'importa niente essere qui, ma ci sono, non so bene neanche io perché"... ok, allora è meglio che esci: non ci si sposa per caso. E' un brano che ci destabilizza da una fede di facciata, una fede del "si è sempre fatto così", che non ci scomodi troppo, anzi, che ammutolisca per sempre la coscienza. Quell'uomo senza abito nuziale: il vangelo non ci dice se era un buono o un cattivo, perché non è quello il problema. Dio invita tutti, ma proprio tutti. A Lui basta un nostro "ok ci sto" e il matrimonio si realizza, ma quel tuo ok è necessario! Ecco allora il grande messaggio di oggi: "Amore con amore si paga." Non rispondiamo con indifferenza, non rispondiamo con la rabbia, ma con un semplice sì, senza enfatizzare nulla, senza mettere noi in primo piano, ma Dio e il Suo Amore. LITURGIA DELLA PAROLA Colletta Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. oppure: Colletta (Anno A) O Padre, che inviti tutti gli uomini alle nozze del tuo Figlio, rivestici dell'abito nuziale e donaci di accogliere sempre le sorprese del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA - Is 25,6-10 Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, poiché la mano del Signore si poserà su questo monte». SALMO RESPONSORIALE - Sal 22 Rit. Abiterò per sempre nella casa del Signore Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. Rit. Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Rit. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. Rit. Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Rit. SECONDA LETTURA - Fil 4,12-14.19-20 Tutto posso in colui che mi dà forza Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni. Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù. Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. VANGELO - Mt 22,1-14 Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». oppure: VANGELO Forma breve - Mt 22,1-10 Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali». |
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