XXVIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO A - RITO ROMANO Grado della Celebrazione: Domenica Colore liturgico: Verde COMMENTO AL VANGELO INVITATI A NOZZE Il Regno di Dio, ci spiega Matteo, è una bella festa di nozze riuscita. Una festa bella perché composta da persone belle, che si vogliono bene, che gioiscono per la gioia degli altri. Ecco, dice Gesù: la presenza di Dio è qualcosa di simile. Il Dio di Gesù invita l'umanità ad un splendida festa di nozze in cui lo sposo è Gesù stesso. Ma allora - scusate - perché molti pensano alla fede come al più triste dei funerali? La sfida del cristianesimo nel terzo millennio è passare da una fede crocefissa ad una fede risorta, perché la gioia cristiana è una tristezza superata, il partecipare al banchetto nuziale che inizia qui e finirà nell'eterno cuore di Dio. Ma, lo sappiamo, l'amore lascia liberi. Dio, il grande amante, si pone un limite rispettando la libertà degli uomini, non viola la nostra privacy, la sua presenza è discreta, il suo invito stenta a farsi udire in mezzo al frastuono delle nostre città. E, in effetti, l'invito cade nel vuoto. Le scuse, oggi come allora, sono sempre le stesse: non ho tempo, non è il momento, ci penserò. Come se ci fosse qualcosa di più importante, nella vita, dello scoprirsi amati da Dio! Non si scoraggia, il padrone dell'Universo: sono invitate persone sconosciute. Dio ribalta le posizioni sociali e i ruoli: nel Regno non conta chi è riuscito, ma chi accetta di partecipare al banchetto. Ancora una volta il Signore ci chiede di non sederci sulla nostra fede, di non pensare di avere acquisito delle posizioni di privilegio, ma di avere sempre un cuore da mendicanti, pieno di stupore. Per accorgerci, insieme alla comunità, di avere il privilegio di essere ospiti di Dio. LITURGIA DELLA PAROLA Colletta Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo... oppure: Colletta O Padre, che inviti il mondo intero alle nozze del tuo Figlio, donaci la sapienza del tuo Spirito, perché possiamo testimoniare qual è la speranza della nostra chiamata, e nessun uomo abbia mai a rifiutare il banchetto della vita eterna o a entrarvi senza l’abito nuziale. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Is 25,6-10) Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto. Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, poiché la mano del Signore si poserà su questo monte». SALMO RESPONSORIALE (Sal 22) Rit: Abiterò per sempre nella casa del Signore. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. SECONDA LETTURA (Fil 4,12-14.19-20) Tutto posso in colui che mi dà forza. Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni. Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù. Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. VANGELO (Mt 22,1-14) Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». |
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