V DOMENICA DI PASQUA - ANNO A - RITO ROMANO Grado della Celebrazione: Domenica Colore liturgico: Bianco COMMENTO AL VANGELO VERITAS Gesù ha una missione da compiere: dire com'è fatto Dio, cosa vive, cosa pensa, come agisce. La sua predicazione e la sua vita ruotano intorno a questo compito che egli assolve fino alla fine, fino a morirne. Gesù, che celebriamo Risorto e Signore, Gesù che scopriamo essere più di un Maestro, più di un Profeta, ci svela il volto di Dio. Gesù ne parla con autorevolezza perché lui, in quel volto ci si specchia, ne parla con stupore perché, ora che è uomo, vede dal di fuori il volto del Padre e ci rassicura: poiché Dio è padre e madre, non dobbiamo temere nulla, non dobbiamo lasciare la paura inquinare la nostra vita. La prima comunità matura questa verità sconcertante: Gesù è la presenza stessa di Dio, il figlio di Dio venuto per raccontare agli uomini chi è veramente Dio Padre. E questo perché quasi duemila anni di alleanza con un popolo, Israele, non erano bastati perché l'uomo, finalmente, si allontanasse da tutte le rappresentazioni superstiziose di Dio e potesse, senza più errori, conoscere nel profondo, in intimità, il volto del Padre. In questi quindici faticosi anni di servizio al Vangelo ho scoperto una verità banale e sconcertante: ogni uomo ha un'idea spontanea, naturale, di Dio, ma l'immagine spontanea, inconscia che abbiamo di Dio è, mediamente, orribile. È l'idea di un onnipotente egoista, bastante a se stesso, misterioso e scostante, irritabile e incomprensibile, da tenere buono, un Dio che ignora la sofferenza, che permette la morte degli innocenti. Gesù è venuto a cambiare radicalmente e definitivamente questa idea di Dio per avelarci il suo vero volto: chi vede lui ha visto il Padre.. LETTURE DELLA DOMENICA Colletta O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... oppure: Colletta O Padre, che ti riveli in Cristo maestro e redentore, fa’ che, aderendo a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a te, siamo edificati anche noi in sacerdozio regale, popolo santo, tempio della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (At 6,1-7) Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo. In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani. E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede. SALMO RESPONSORIALE (Sal 32) Rit: Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo. Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. Perché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra. Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. SECONDA LETTURA (1Pt 2,4-9) Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale. Carissimi, avvicinandovi al Signore, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso». Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo. Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. VANGELO (Gv 14,1-12) Io sono la via, la verità e la vita. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre». |
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