II DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A - RITO ROMANO Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Viola COMMENTO AL VANGELO ENTRARE NELL'ESSERE di don Luciano Sanvito La Trasfigurazione che cos'è mai, se non, in fin dei conti, l'entrare di ciascuno nel proprio essere in pienezza e in verità, per sè e per l'altro? Transitare, passare attraverso l'esperienza dell'apparire e del sembrare, del mostrare quello che si è, del far vedere la propria sembianza e apparenza, passare e trapassare questa esperienza, per giungere a ciò che si è in realtà. Potremmo, psicologicamente applicando la cosa, dire che la Trasfigurazione è il passaggio dall'illusione alla realtà della mia persona. Potremmo anche, dal punto di vista medico, dire che è la purificazione di tutte quelle piaghe che intaccano il vedere e il godere la salute piena. Potremmo, infine, dal punto di vista sociale, vedere la Trasfigurazione come l'atto dell'essere la persona adibita e abilitata appieno a servire e a regnare su di sè e - di conseguenza naturale - sull'altro e sul mondo. Negli atteggiamenti, la Trasfigurazione è il passaggio dalla contemplazione all'azione nel tempo e nel luogo giusto e opportuno: è raggiungere cioè il "kairòs" della grazia: il tempo sacro qui e ora. Scendere dal monte diventa allora la missione dell'irradiazione del sole che raggiunge e penetra illuminando scendendo dall'alto con i suoi raggi. QUESTO SPERIMENTARONO ESSI...QUESTA E' ESPERIENZA MIA LETTURE DELLA DOMENICA Non si dice il Gloria. Colletta O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, nutri la nostra fede con la tua parola e purifica gli occhi del nostro spirito, perché possiamo godere la visione della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Gen 12,1-4) Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio. In quei giorni, il Signore disse ad Abram: «Vàttene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore. SALMO RESPONSORIALE (Sal 32) Rit: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo. Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra. Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. SECONDA LETTURA (2Tm 1,8-10) Dio ci chiama e ci illumina. Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo. VANGELO (Mt 17,1-9) Il suo volto brillò come il sole In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti». |
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Settembre 2024
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