XXII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C - RITO ROMANO ==================================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: VERDE COMMENTO AL VANGELO Gesù annota il vizio diffuso tra alcuni suoi contemporanei, personaggi influenti della politica e della classe sacerdotale, di mettersi in mostra, di amare una visibilità eccessiva, di anelare al protagonismo a tutti i costi. Sei quel che appari, vali se ti si nota, sopravvivi se finisci in qualche metro di pellicola come comparsa di uno dei talk show di successo. Il dramma è che qualcuno ci crede, che pensa che sia quella la strada, che l'origine della propria insoddisfazione consista nella propria invisibilità. Peggio: il mondo senza Dio si scopre esigente, moralista, spietato nei giudizi, intransigente (con gli altri). Ma, grazie a Dio, Gesù ci dona un messaggio opposto: non hai bisogno di mostrarti, di apparire, tu vali. L'autostima che nasce nel tuo cuore non è misurata dalle tue abilità, no, ma dal fatto che sei pensato, voluto e amato dal tuo Dio. Tu vali, questo è il messaggio della Scrittura, sei prezioso agli occhi di Dio. Non importa il tuo limite, né la misura della tua paura. Non importa cosa gli altri pensano di te: tu vali, sei prezioso agli occhi di Dio. Perciò non hai necessità di ostentare, di cercare ossessivamente una visibilità che il mondo ti nega o riserva a pochissimi eletti. Tu vali, anche se non vincerai mai nessuna medaglia d'oro e la tua piccola vita si perderà nei ricordi di una generazione. Tu vali, non svendere la tua dignità, coltiva il dentro e se coltivi il fuori, e coltivalo, che sia sempre e solo trasparenza del dentro. I tuoi limiti? Un recinto che delimita lo spazio in cui realizzarti. LITURGIA DELLA PAROLA Colletta O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Oppure: O Dio, che chiami i poveri e i peccatori alla festosa assemblea della nuova alleanza, fa’ che la tua Chiesa onori la presenza del Signore negli umili e nei sofferenti, e tutti ci riconosciamo fratelli intorno alla tua mensa. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Sir 3,19-21.30-31) Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore. Figlio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato più di un uomo generoso. Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore. Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti. Perché grande è la potenza del Signore, e dagli umili egli è glorificato. Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio, perché in lui è radicata la pianta del male. Il cuore sapiente medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio. SALMO RESPONSORIALE (Sal 67) Rit: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero. I giusti si rallegrano, esultano davanti a Dio e cantano di gioia. Cantate a Dio, inneggiate al suo nome: Signore è il suo nome. Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora. A chi è solo, Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri. Pioggia abbondante hai riversato, o Dio, la tua esausta eredità tu hai consolidato e in essa ha abitato il tuo popolo, in quella che, nella tua bontà, hai reso sicura per il povero, o Dio. SECONDA LETTURA (Eb 12,18-19.22-24) Vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente. Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola. Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova. VANGELO (Lc 14,1.7-14) Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato. Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Preghiera dei fedeli Per essere cristiani autentici non basta essere di buona educazione religiosa. Occorre convertirsi ed acquisire una coscienza seria e serena del proprio peccato. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore. 1. Perché la saggezza ci preservi dalle tentazioni della ricerca esasperata del successo e dalla lotta per il potere ad ogni costo. Preghiamo. 2. Perché le comunità cristiane, sull’esempio del loro unico maestro, prediligano sempre «poveri, storpi, zoppi e ciechi». Preghiamo. 3. Perché la nostra umiltà nasca sempre dall’amore per ciò che siamo e ciò che possiamo diventare con l’aiuto di Dio. Preghiamo. 4. Perché impariamo ad occupare anche l’ultimo posto col cuore sereno e la mente libera. Preghiamo. O Padre, la tua grandezza si è manifestata nella scelta degli ultimi. Aiutaci a capire che ogni capacità comporta una responsabilità verso noi stessi e verso i fratelli più fragili. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. ESEGESI di Padre Michelini |
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