29.08.2014 - Martirio di San Giovanni Battista
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Giovanni sigilla la sua missione di precursore con il martirio. Erode Antipa, imprigionatolo nella fortezza di Macheronte ad Oriente del Mar Morto, lo fede decapitare (Mc 6, 17-29). Egli è l’amico che esulta di gioia alla voce dello sposo e si eclissa di fronte al Cristo, sole di giustizia: «Ora la mia gioia è compiuta; egli deve crescere, io invece diminuire» (Gv 3, 29-30). Alla sua scuola si sono formati alcuni dei primi discepoli del Signore (Gv 1, 35-40). Fin dal sec. V il 29 agosto si celebrava a Gerusalemme una memoria del Precursore del Signore. Il suo nome si trova nel Canone Romano.
Colletta
O Dio, che a Cristo tuo Figlio
hai dato come precursore,
nella nascita e nella morte, san Giovanni Battista,
concedi anche a noi di impegnarci generosamente
nella testimonianza del tuo Vangelo,
come egli immolò la sua vita
per la verità e la giustizia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Ger 1,17-19)
Àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò
SALMO RESPONSORIALE (Sal 70)
Rit: La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza
VANGELO (Mc 6,17-29)
Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Preghiera de fedeli
Perchè gli ebrei arrivino a riconoscere nel Cristo colui che solo può garantire pienezza di redenzione. Preghiamo:
Commento
IL MARTIRIO DEL PROFETA RIPORTA IN TESTA IL PRIMATO DI DIO
Quello che viene sminuito, attraverso il martirio viene recuperato.
Sembra assurdo, ma proprio quello che viene ucciso provoca la vita.
Quelle realtà che nella Chiesa anche oggi trovano ostilità, sono le stesse che ne portano in auge il valore e la esaltano.
Quasi quasi, dobbiamo ringraziare i nostri persecutori, verrebbe da dire.
E se non è letteralmente così, però avviene una realtà simile, in quanto ogni segno di contrarietà, di persecuzione e di uccisione anche solo morale, ogni decapitazione delle realtà della fede, provoca la rinnovata esperienza della fede in modo nuovo, rinnovato, rinnovante e efficace più di prima.
La Chiesa, insomma, non va avanti con le forse umane e dei potenti (anche se talvota può sembrare così e si è tentati di farlo), ma attraverso il sangue fisico o morale del martirio, della prova, delle sofferenze che, rivissute in Cristo, in riferimento al progetto di Dio, alla sua misteriosa volontà, ridonano alla forza della fede la piena e autentica potenza: quella dell'amore di Dio presente in quel momento.
* Dio non abbandona mai la nostra storia, ci dice il martirio di Giovanni; e tutte le forze contrarie non prevarranno sulle testimonianze che la Chiesa è invitata a rendere nel mondo e per il mondo.