28.08.2014 - Sant'Agostino
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Decisivo nella vita di Agostino (Tagaste, attuale Song-Ahras, Algeria, 354 – Ippona, attuale Annata, 28 agosto 430), oltre l’influsso della madre, fu l’incontro con il vescovo Ambrogio dal quale ricevette il Battesimo. Dal suo curriculum di studi e di magistero nella scuola pubblica, attraverso un’appassionata ricerca della verità, passò alla totale sequela di Cristo Signore, punto di convergenza della creazione e della storia. In lui si incontrano in rara sintesi il contemplativo, il teologo, il pastore d’anime, il catechista, l’omileta, il mistagogo, il difensore della fede, il promotore di vita comune. E’ autore di una regola monastica che influenzò tutte le successive regole dell’Occidente cristiano. I suoi scritti restano un monumento di straordinaria sapienza e lo qualificano come il maggiore fra i Padri e Dottori della Chiesa latina.
Antifona d'ingresso
Il Signore gli ha aperto la bocca in mezzo alla sua Chiesa,
lo ha ricolmato dello Spirito di sapienza e d’intelletto,
lo ha rivestito di un manto di gloria. (cf. Sir 15,5)
Colletta
Suscita sempre nella tua Chiesa, Signore,
lo spirito che animò il tuo vescovo Agostino,
perché anche noi, assetati della vera sapienza,
non ci stanchiamo di cercare te,
fonte viva dell’eterno amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (1Cor 1,1-9)
In Cristo siete stati arricchiti di tutti i doni.
SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.
VANGELO (Mt 24,42-51)
Tenetevi pronti.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
Parola del Signore
- O Cristo, che ci aspetti oltre la morte, infondi forza ai moribondi e consolali con la beata speranza dell'incontro con te. Preghiamo:
Commento
VEGLIARE...
Saper amministrare le realtà di Dio con saggezza.
- Cominciando dalla stessa nostra vita: come la sto amministrando?
- I beni che il Signore mi dà, ogni giorno, come li sto vivendo in me?
Mirare quindi ad essere un saggio amministratore di fronte a Dio.
Non lasciarsi scassinare la casa della vita, come di fronte a un ladro.
Scassinare la casa della vita dalla stoltezza, dalla superficialità.
Questa amministrazione della vita è la prova della nostra saggezza.
Vegliare dunque non tanto nell'attendere il Signore che verrà...anche.
Ma vegliare nelle realtà del presente, dove la saggezza viene provata.
E' qui dove l'amministratore dei beni della vita viene messo alla prova.
La prova della vita quotidiana è esercizio per sperimentare la saggezza.
L' AMMINISTRATORE SAGGIO NELLA PROVA E' SEMPRE PRONTO.