27.09.2014 - San Vincenzo de' Paoli
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Vincenzo (Pony presso Dax, Francia, 1581 – Parigi, Francia, 27 settembre 1660), sacerdote, parroco si dedicò dapprima all’evangelizzazione delle popolazioni rurali, fu cappellano delle galere e apostolo della carità in mezzo ai poveri, i malati e i sofferenti. Alla sua scuola si formarono sacerdoti, religiosi e laici che furono gli animatori della Chiesa di Francia, e la sua voce si rese interprete dei diritti degli umili presso i potenti. Promosse una forma semplice e popolare di evangelizzazione. Fondò i Preti della Missione (Lazzaristi – 1625) e insieme a santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità (1633).
Colletta
O Dio, che per il servizio dei poveri
e la formazione dei tuoi ministri
hai donato al tuo sacerdote san Vincenzo de’ Paoli
lo spirito degli Apostoli,
fa’ che, animati dallo stesso fervore,
amiamo ciò che egli ha amato
e mettiamo in pratica i suoi insegnamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Qo 11,9-12,8)
Ricòrdati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che ritorni la polvere alla terra e il soffio vitale torni a Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione
VANGELO (Lc 9,43-45)
Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Preghiera dei fedeli
Soccorri chi, stretto dalle angustie della vita, sente spegnere in sé energia ed entusiasmo, perché incontri amici e testimoni di speranza. Ti preghiamo:
Commento
Gesù richiama ai suoi che quando anche tutto sta andando bene, non è quella la sorte e l'identità di Lui nella loro storia: non si illudano.
Gesù richiama la sua azione cruciale nella storia, il suo essere consegnato nelle mani della potenza umana, il suo essere succube della situazione che farà di Lui il progetto salvifico, il suo mistero fondato non sul progetto che gli altri si aspettano di Lui, ma sulla volontà del Padre.
L'incomprensione e la paura di chiedere appare nei discepoli, che non si attendono altro che l'osanna della gente nei confronti di Gesù e del suo messaggio.
E se plaude, questa gente, perché cercare di evocare la croce e la morte in una previsione che nessuno di loro si augura?
Meglio non comprendere - non voler indagare - e nemmeno chiedere la spiegazione.
Anche oggi fatichiamo a vedere Gesù non difeso dalle prepotenze umane: Lui che viene consegnato, e anzi si consegna nelle mani degli uomini, del mondo, non è una realtà gradita a nessuno; meglio la sua difesa da parte nostra, contro ogni possibile contrarietà verso di Lui.
"METTETEVI BENE IN MENTE" che il passaggio della croce porta vita.