27.08.2014 - Santa Monica
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Monica (Tagaste, attuale Song-Ahras, Algeria, c. 331 – Ostia, Roma, 387) con l’assidua fiduciosa preghiera e le sue lacrime di implorazione ottenne la trasformazione spirituale del figlio Agostino. Nel libro delle «Confessioni» è delineata la sua figura di madre cristiana e di contemplativa, attenta ai bisogni degli umili e dei poveri. Il colloquio fra Monica e Agostino ci apre la profondità del suo spirito tutto proteso verso la patria del cielo.
Colletta
O Dio, consolatore degli afflitti,
che hai esaudito le pie lacrime di santa Monica
con la conversione del figlio Agostino,
per la loro comune preghiera
donaci una viva contrizione dei nostri peccati,
perché gustiamo la dolcezza del tuo perdono.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (2Ts 3,6-10.16-18)
Chi non vuole lavorare, neppure mangi
SALMO RESPONSORIALE (Sal 127)
Rit: Beato chi teme il Signore
VANGELO (Mt 23,27-32)
Siete figli di chi uccise i profeti
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Preghiera dei fedeli
- O Cristo, figlio di Davide, guida la nostra comunità verso una vera libertà interiore. Ti onori non tanto con le labbra, ma con il cuore. Preghiamo:
Commento
Essere sepolcri imbiancati è un modo di dire che varca la soglia del tempo di allora e entra anche nel nostro gergo e nel nostro stile di vita, che noi spesso additiamo sugli altri...mai su di noi.
Imbiancare il sepolcro pieno di ossa e di morte, per renderlo apparentemente luminoso, è azione di ogni giorno, che fa parte del nostro stile di azione nella promozione della figura di noi stessi.
Ma dentro quell'apparire e quel sepolcro, quella figura, quale persona si cela?
Realtà morte che teniamo dentro di noi e non facciamo emergere fuori.
E imbianchiamo...
E imbianchiamo.
Per far apparire tutto come bello e apparentemente a posto.
Ma la morte giace dentro di noi, a rendere il nostro sepolcro ammuffito.
Quante realtà anche nella fede vengono ridotte a religiosità morta, a tradizionalismo senza una vita di tradizione, a ossa aride che hanno bisogno del soffio dello Spirito per rivivere!
Essere sepolcri imbiancati ci riporta all'azione primaria: risorgere.
PER NOI IL RICHIAMO A FAR RISUSCITARE LA VITA CELATA IN NOI