26.07.2014 - Santi Gioacchino e Anna
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
"Facciamo l'elogio degli uomini illustri" dice il Siracide, ma sappiamo ben poco dei genitori di Maria: anche per loro si verifica la legge del segreto, del silenzio, del nascondimento che Dio ha applicato alla vita di Maria e alla maggior parte della vita storica di Gesù. I Vangeli apocrifi parlano delle loro difficoltà ed è logico pensare che certamente Dio li ha chiamati a partecipare al mistero di Gesù, di cui hanno preparato l'avvento; però ora rimane loro solo la gioia e la gloria di essere stati genitori della Madonna. E un incoraggiamento alla nostra fiducia: Dio è buono e nella storia dell'umanità, storia di peccato e di misericordia, ciò che resta alla fine è la gioia, è il positivo che egli ha costruito in noi.
Gioacchino e Anna sono stati prescelti in un popolo eletto sì, ma di dura cervice, perché in questo popolo fiorisse Maria, meraviglioso fiore di santità, e da lei Gesù. E la piùgrande manifestazione dell'amore misericordioso di Dio.
Diciamo al Signore la nostra riconoscenza e la nostra gioia: noi siamo coloro che hanno la beatitudine di vedere "quello che molti profeti e giusti hanno desiderato vedere".
La parola definitiva di Dio è stata pronunciata in Cristo e noi possiamo contemplare il suo mistero, ancora nella fede, ma già compiuto in lui.
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AUGURI A TUTTI I NONNI DEL MONDO, VIVI E DEFUNTI
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Colletta
Dio dei nostri padri, che ai santi Gioacchino e Anna
hai dato il privilegio di avere come figlia
Maria, madre del Signore,
per loro intercessione concedi ai tuoi fedeli
di godere i beni della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura
Ger 7,1-11
Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome?
Salmo responsoriale
Sal 83
Rit. Quanto sono amabili le tue dimore,Signore degli eserciti!
Vangelo
Mt 13,24-30
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».
Preghiera dei fedeli
Perché tutti gli uomini sentano il bisogno di tempo e di silenzio, per dedicarli solamente a te. Preghiamo:
Commento
La parabola della zizzania è il capolavoro della saggezza divina. Essa, in poche parole essenziali, descrive tutta la vita del regno di Dio sulla terra. Vita di ieri, di oggi, di domani. Se comprendiamo bene questa parabola, daremo verità non solo alla nostra vita, ma all'intero nostro apostolato. Sapremo come muoverci e come agire. Cercheremo di illustrare questa parabola attraverso alcune semplicissime verità.
Prima verità: il regno di Dio nasce seminando il buon seme della parola nel campo di Dio che è il cuore dell'uomo, che è il mondo, che è anche la sua Chiesa, che sono tutte le comunità esistenti, piccole e grandi. Il campo va sempre seminato con il buon seme della Parola. Se la seminagione viene omessa, il campo non è più di Dio. È delle erbacce e delle spine dei vizi e dei peccati, della trasgressione e delle opere cattive.
Seconda verità: nello stesso cuore, nello stesso campo, nella stessa Chiesa, in tutte le manifestazioni della sua vita, in ogni piccola o grande comunità, nei piccoli e nei grandi Ordini religiosi, nelle piccole e nelle grandi Congregazioni, in ogni gruppo, movimento, associazione, in ogni parrocchia e Diocesi, sempre sarà seminata la zizzania. Sempre questa troverà fertile vegetazione nel campo del Signore.
Terza verità: nessuno si illuda che la sua comunità, la sua parrocchia, la sua Diocesi, il suo ordine religioso, il suo movimento, la sua associazione, siano formati da soli santi, soli puri, soli innocenti, soli martiri, soli uomini e donne, ragazzi e ragazze di provata esemplarità morale. Vi è il bene e vi è il male, vi è il santo e vi è il peccatore, vi è il giusto e vi è il malvagio, lo spietato, il crudele, il senza cuore. Questa coabitazione durerà sino alla fine del mondo.
Quarta verità: nessuno pensi di trovare una pastorale di accoglienza del male nel campo di Dio. Il male rimane sempre male. Dal male al bene si passa per conversione, per fede nel Vangelo. Si passa estirpando dal proprio cuore la zizzania e lasciando lo spazio solo al buon seme della parola del Signore. Una pastorale che in qualche modo dovesse legalizzare il male, dargli diritto di cittadinanza sarebbe deleteria per la Parola. Parola e antiparola, Vangelo e antivangelo non sono la stessa cosa. Né si potrà mai camuffare l'antivangelo facendolo passare per Vangelo. Il bene va detto bene. Il male va detto male. La giustizia va proclamata giustizia, l'ingiustizia è ingiustizia.
Quinta regola: La separazione la farà il Signore al momento della morte e alla fine del mondo. Chi separerà il buon grano dalla zizzania saranno gli Angeli di Dio. Spetta a loro trasferire il buon grano nei granai del Padre, mentre assegnare il posto nel fuoco eterno alla zizzania. Cosa spetta ad ogni uomo, ai pastori, a quanti sono agricoltori di questo campo di Dio? A loro spetta di seminare il buon seme della Parola e della graziasempre. Ogni altra cosa appartiene a Dio. A Lui la si deve lasciare. Oggi sta succedendo una cosa molto triste: nel campo di Dio i seminatori del buon seme hanno cambiato bisaccia. Anziché indossare la bisaccia del buon seme, molti hanno indossato la bisaccia della zizzania. È questo il vero male che affligge la Chiesa di ogni tempo: i seminatori di buon seme che si trasformano in seminatori di zizzania.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci seminatori di buon seme.