========================================= 26.05.2015 - San Filippo Neri - Anno I - Rito Romano ========================================= Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Filippo (Firenze 1515 – Roma 26 maggio 1595), sacerdote (1551), fondò l’Oratorio che da lui ebbe il nome. Unì all’esperienza mistica, che ebbe le sue più alte espressioni specialmente nella celebrazione della Messa, una straordinaria capacità di contatto umano e popolare. Fu promotore di forme nuove di arte e di cultura. Catechista e guida spirituale di straordinario talento, diffondeva intorno a sé un senso di letizia che scaturiva dalla sua unione con Dio e dal suo buon umore. Colletta O Padre, che glorifichi i tuoi santi e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica, infondi in noi il tuo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di san Filippo Neri. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Sir 35,1-15) Chi adempie i comandamenti offre un sacrificio che salva. Chi osserva la legge vale quanto molte offerte; chi adempie i comandamenti offre un sacrificio che salva. Chi ricambia un favore offre fior di farina, chi pratica l’elemosina fa sacrifici di lode. Cosa gradita al Signore è tenersi lontano dalla malvagità, sacrificio di espiazione è tenersi lontano dall’ingiustizia. Non presentarti a mani vuote davanti al Signore, perché tutto questo è comandato. L’offerta del giusto arricchisce l’altare, il suo profumo sale davanti all’Altissimo. Il sacrificio dell’uomo giusto è gradito, il suo ricordo non sarà dimenticato. Glorifica il Signore con occhio contento, non essere avaro nelle primizie delle tue mani. In ogni offerta mostra lieto il tuo volto, con gioia consacra la tua decima. Da’ all’Altissimo secondo il dono da lui ricevuto, e con occhio contento, secondo la tua possibilità, perché il Signore è uno che ripaga e ti restituirà sette volte tanto. Non corromperlo con doni, perché non li accetterà, e non confidare in un sacrificio ingiusto, perché il Signore è giudice e per lui non c’è preferenza di persone. SALMO RESPONSORIALE (Sal 49) Rit: A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. «Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno stabilito con me l’alleanza offrendo un sacrificio». I cieli annunciano la sua giustizia: è Dio che giudica. «Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele! Io sono Dio, il tuo Dio! Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. Offri a Dio come sacrificio la lode e sciogli all’Altissimo i tuoi voti; Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio». VANGELO (Mc 10,28-31) Riceverete in questo tempo cento volte tanto insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi». Preghiera dei fedeli - Per la Chiesa nostra madre: fà che il suo annuncio sia in limpido accordo con le sue opere. Preghiamo: - Per i nostri sacerdoti e religiosi: rendili spiritualmente fecondi, lieti nella loro povertà, obbedienza e castità. Preghiamo: - Per i genitori cui tu chiedi un figlio per la Chiesa: fà che abbiano consolazione e sentano la bellezza di donare. Preghiamo: - Per chi non ha famiglia: fà che senta il calore della comunità e la protezione del tuo Spirito. Preghiamo: - Per chi soffre a causa del vangelo: infondigli la forza e la speranza dei martiri e dei santi. Preghiamo: - Per i sacerdoti in crisi. - Per chi dispera della salvezza. Commento "100%” … "NOI ABBIAMO LASCIATO TUTTO…” … "...CENTO VOLTE TANTO…” … "...INSIEME A PERSECUZIONI..." La persecuzione garantisce la prolificazione della promessa fatta con la rinuncia: dalla rinuncia delle realtà della terra, ecco generarsi una nuova realtà parallela, quella che conduce alla "vita eterna". Ma la proliferazione del "centuplo" deriva proprio dalle prove e dalle persecuzioni, che vagliando la nostra storia, la rendono affine al Regno di Dio, permettendoci appunto di intravedere le realtà nuove. Lasciare tutto è la prima mossa nelle nostre mani. Su questo atto di rinuncia si fonda la scelta di una nuova via, quella della fede nel Regno che si realizza nelle realtà della storia soggetta alla prova, alle persecuzioni, e a quelle rinuncie che ne hanno aperto la via. Lasciare tutto diventa allora il ritrovare il tutto, ripartendo dalle situazioni ultime, che fanno risalire la visione dal basso delle realtà fino alle più sublimi che Dio ci dà in dono. Il centuplo viene rivisitato e rivalorizzato proprio dalle varie persecuzioni. OGNI PROVA IN CHI HA LASCIATO DIVENTA DONO APPROVATO. |
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