============================================================================== 24.06.2015 - NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA - Messa del Giorno - ANNO B - RITO ROMANO ============================================================================== Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: Bianco Giovanni Battista è l'unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. Fu il più grande fra i profeti perché poté additare l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparano la nascita di Gesù. Giovanni è il Precursore del Cristo con la parole con la vita. Il battesimo di penitenza che accompagna l'annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito. La data della festa, tre mesi dopo l'annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca.(Mess. Rom.) Colletta O Padre, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, allieta la tua Chiesa con l’abbondanza dei doni dello Spirito, e guidala sulla via della salvezza e della pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Is 49,1-6) Ti renderò luce delle nazioni. Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all’ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra». SALMO RESPONSORIALE (Sal 138) Rit: Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie. Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre. Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. Meravigliose sono le tue opere, le riconosce pienamente l’anima mia. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle profondità della terra. SECONDA LETTURA (At 13,22-26) Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo. In quei giorni, [nella sinagoga di Antiochia di Pisìdia,] Paolo diceva: «Dio suscitò per i nostri padri Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri”. Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”. Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza». VANGELO (Lc 1,57-66.80) Giovanni è il suo nome. Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. Preghiera dei fedeli - Per la Chiesa, affinché annunci senza paura il messaggio del Vangelo, e riveli la presenza di Cristo, sempre vivo e presente in lei: preghiamo. - Per i pastori della Chiesa. Perché predichino coraggiosamente la verità, ma lo facciano con umiltà, pazienza e carità, affinché essa sia da tutti accettata: preghiamo. - Per i cristiani. Perché si sforzino di mettere in pratica per primi gli insegnamenti di Cristo, per insegnarli con maggior efficacia nel loro ambiente di vita: preghiamo. - "Che sarà mai questo bambino"? - si domandava la gente, parlando di Giovanni Battista. Perché i genitori si preoccupino di preparare l'avvenire dei loro figli, rivelando loro un Cristo vivo, dinamico e pieno di amore: preghiamo. - Per la nostra comunità. Perché ognuno si impegni a vivere nello spirito di Giovanni Battista, osservando per primo gli insegnamenti di Cristo per poterli insegnare agli altri: preghiamo. Commento È il "no!" di Elisabetta che cambia le cose, quando già lo chiamavano Zaccaria, come suo padre. Elisabetta è trattata come le donne tornate dal sepolcro che non vengono credute. Allora si unisce la bella risposta di Zaccaria: "Giovanni è il suo nome". I presenti alla cerimonia della circoncisione vogliono mettere al bambino il nome di suo padre: Zaccaria, figlio di Zaccaria. Sanno che sarà un sacerdote levitico, figlio di un sacerdote del Tempio. È Dio che dà il nome, non una vecchia regola. Andando contro la significativa consuetudine che vedeva la vita dei padri prolungarsi nei figli, il nome del bambino è nuovo, stabilito da Dio. Tutto è nuovo, a cominciare dai fatti in casa di Zaccaria ed Elisabetta. E la sorpresa si trasferisce su quel neonato: "Che sarà mai questo bambino?". I presenti si chiedono cosa Dio prepara per lui. Questa è una bella domanda da porre davanti ad ogni figlio di uomo. Da Giovanni fino ad oggi e per sempre, ogni creatura umana che nasce è rivolta verso il primogenito della nuova creazione; è coinvolto nel mistero stesso di Gesù. Zaccaria, che era rimasto muto fino ad ora, riprende a parlare e benedice Dio; Elisabetta si era tenuta nascosta in casa e ora diffonde il canto e la gioia tra gli amici e i parenti. Quando Dio entra nella storia degli uomini, la riempie e questo accende la lode, la gioia e la meraviglia dei presenti. È il giorno della circoncisione di Giovanni, ma non è questa, in fondo - anche secondo i profeti - la vera circoncisione del cuore? Il nome di Giovanni è il più bello dopo quello di Gesù. Questo bambino, che fin da subito conferma la potenza dell'intervento del Signore, sarà allevato in regioni deserte, quasi a raccogliere tutta la strada percorsa da Israele dalla schiavitù in Egitto al servizio nella terra promessa. Zaccaria canterà il Benedictus, l'inno di chi ritrova la comunione con Dio. L'importante non è il nome, è il bambino. E in questa nascita si compie la profezia dell'angelo intorno al suo nome: Dio è grazia. La grazia di Dio entra nella storia e la fa nuova. Quando il Vangelo parla della nascita di un bambino, dice che nei cuori viene generata la gioia; per questo è sempre una buona notizia. |
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