21.06.2014 - San Luigi Gonzaga
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Colletta
O Dio, principio e fonte di ogni bene,
che in san Luigi Gonzaga
hai unito in modo mirabile l’austerità e la purezza,
fa’ che per i suoi meriti e le sue preghiere,
se non lo abbiamo imitato nell’innocenza,
lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (2Cr 24,17-25)
Avete ucciso Zaccarìa tra il santuario e l’altare
SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)
Rit: La bontà del Signore dura in eterno
VANGELO (Mt 6,24-34)
Non preoccupatevi del domani.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Preghiera dei fedeli
Per noi cristiani, perché vinciamo la continua tentazione del compromesso che il mondo ci propone, per servire in tutto Colui che è morto per i nostri peccati. Preghiamo:
Commento
Il Vangelo oggi ci parla di un tesoro nascosto che riempie di gioia, un tesoro che non è fatto di cose, neppure di grazie, ma è una persona: Gesù, il rapporto profondo con lui. Anche san Paolo esprime la gioia per questo tesoro, per il quale ha lasciato perdere tutto:
"Quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho considerato una perdita a motivo di Cristo. Anzi, tutto ormai reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore". Lui stesso, Paolo, è stato "afferrato da Cristo" ed ora corre verso la meta...
Così san Luigi lasciò tutti gli onori e le ricchezze pur di trovare Gesù Cristo, e lo trovò nella preghiera e nella carità.
San Paolo ci indica anche qual è il campo dove trovare questo "tesoro": "Conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte...". Ecco il campo: la partecipazione al mistero di Cristo in tutte le sue dimensioni: morte e risurrezione, in un rapporto totale con lui.
Noi molto sovente cerchiamo altri tesori, magari illudendoci di cercare lui: un po' di soddisfazioni nel lavoro (lecite!), un po' di riconoscimenti, un po' di riconoscenza, un po' di salute... E in queste lecitissime ricerche non cerchiamo più davvero l'unico tesoro che merita la nostra attenzione. E ci dimentichiamo che c e reciprocità tra l'essere trovati in lui e trovare il tesoro.
Se cerchiamo il vero tesoro, lui, egli si fa trovare e contemporaneamente noi siamo in lui.