================================================================ 20.7.2015 - Lunedì della XVI settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Rito Romano ================================================================ Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore, e donaci i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Es 14,5-18) Sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone. In quei giorni, quando fu riferito al re d’Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che cosa abbiamo fatto, lasciando che Israele si sottraesse al nostro servizio?». Attaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati. Prese seicento carri scelti e tutti i carri d’Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi. Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re d’Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata. Gli Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare; tutti i cavalli e i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito erano presso Pi Achiròt, davanti a Baal Sefòn. Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani marciavano dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. E dissero a Mosè: «È forse perché non c’erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall’Egitto? Non ti dicevamo in Egitto: “Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l’Egitto che morire nel deserto”?». Mosè rispose: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli». Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri». SALMO RESPONSORIALE (Es 15,1-6) Rit: Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria. Voglio cantare al Signore, perché ha mirabilmente trionfato: cavallo e cavaliere ha gettato nel mare. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. È il mio Dio: lo voglio lodare, il Dio di mio padre: lo voglio esaltare! I carri del faraone e il suo esercito li ha scagliati nel mare; i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mar Rosso. La tua destra, Signore, è gloriosa per la potenza, la tua destra, Signore, annienta il nemico. VANGELO (Mt 12,38-42) La regina del Sud si alzerà contro questa generazione. In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!». Commento Possiamo capire l'angoscia degli Ebrei stretti fra il mare e l'esercito egiziano e riconoscerci anche nella loro reazione di viltà che li fa rimpiangere la schiavitù prima aborrita e la decisione di seguire Mosè: "Forse perché non c'erano sepolcri in Egitto ci hai portati a morire nel deserto?... Non ti dicevamo in Egitto: Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani?". La loro soluzione sarebbe di arrendersi e tornare in schiavitù. Ma vediamo piuttosto la soluzione di Dio. Il Signore disse a Mosè: Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino". La soluzione è da cercare in avanti, nella continuazione del cammino intrapreso fidandosi di lui. E qui viene l'insegnamento per noi. In ogni cammino vitale si incontrano ostacoli, difficoltà anche gravi e tante volte possiamo essere tentati di bloccarci, di tornare indietro, alla situazione che oggi ci sembra più tranquilla, con meno problemi. Ma questo non è il pensiero di Dio. "Chi mette mano all'aratro e poi si volta indietro non entrerà nel regno dei cieli" ha detto Gesù. La soluzione non è nel voltarci indietro, ma nel pregare il Signore che ci faccia trovare la sua soluzione. Essa potrà essere inaspettata, ma sempre in continuazione al cammino iniziato in obbedienza alla sua volontà. E neppure dobbiamo chiedere "segni", come i farisei nel Vangelo di oggi. Dio agli Israeliti nel deserto ha dato segni strepitosi e li darà anche ai nostri tempi, se così gli piacerà, ma non tocca a noi chiederli. La richiesta di segni è molte volte un alibi per la nostra pigrizia, per la riluttanza a compiere la volontà del Signore. Oggi la liturgia della parola ci dà una lezione di coraggio e di fiducia. Dio è forte ed è fedele, e ci chiama ad avanzare insieme con lui, che fa delle difficoltà mezzi per "dimostrare la sua gloria", la sua presenza vittoriosa. "Io sono il Signore", dice a Mosè. Da noi vuole solo una totale fiducia, come la richiedeva al popolo di Israele per dargli la Terra promessa. |
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