========================================= 15.7.2015 - San Bonaventura - Anno I - Rito Romano ========================================= Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Bonaventura (Bagnoregio, Viterbo, 1218 – Lione, Francia, 15 luglio 1274), mistico e pensatore medievale, dottore allo studio di Parigi, diede forma di sintesi sapienziale alla teologia scolastica sulle orme di Agostino. L’espressione più matura di questo umanesimo teologico è nell’«Itinerario della mente a Dio». Discepolo di san Francesco guidò con superiore saggezza il suo ordine (1257-1273), tanto da essere chiamato «secondo fondatore e padre». Vescovo e cardinale di Albano, partecipò al secondo Concilio di Lione e si adoperò per l’unità della Chiesa. Colletta Dio onnipotente, guarda a noi tuoi fedeli riuniti nel ricordo della nascita al cielo del vescovo san Bonaventura, e fa’ che siamo illuminati dalla sua sapienza e stimolati dal suo serafico ardore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Es 3,1-6.9-12) L’angelo del Signore apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio. Il Signore disse: «Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte». SALMO RESPONSORIALE (Sal 102) Rit: Misericordioso e pietoso è il Signore. Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia Il Signore compie cose giuste, difende i diritti di tutti gli oppressi. Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie, le sue opere ai figli d’Israele. VANGELO (Mt 11,25-27) Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Commento Dio si rivela ai piccoli e nella piccolezza. --- Perché Dio è presente nel mondo nei piccoli e nella piccolezza? Perché questa è la sua identità nella storia. Se cerchi Dio, lo troverai nei piccoli, non nei grandi secondo il mondo. Se cerchi Dio, lo troverai nelle realtà piccole, non nelle grandezze umane e terrene. --- Ogni realtà che non corrisponde a questa piccolezza non ottiene il favore di Dio nel manifestare la sua identità. --- Solo i piccoli e le piccolezze possono quindi avvicinarsi all'identità di Dio e quindi alla sua Rivelazione. In Gesù questa piccolezza si applica nella storia umana. --- * Il rischio della religione è quello di adeguarsi alle logiche di grandezza umana nel valutare e nel comunicare la fede. Questo è un mega errore che fa perdere alla comunicazione della fede la sua vitalità. --- Eccone un esempio: Quanto più la Chiesa è potente, tanto meno è efficace. Quanto meno è potente, tanto più è efficace come presenza del Regno. |
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