12.11.2014 - San Giosafat
====================
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
San Giosafat, nato a Wolodymyr in Volynia (Ucraina) nel 1580 c. da genitori ortodossi, aderì alla Chiesa Rutena unita a Roma. Accolto nell’Ordine monastico Basiliano (1604), fu poi arcivescovo di Polozk (1617). Nella sua missione operò incessantemente per la promozione religiosa e sociale dei popoli e per l’unità dei cristiani incontrando l’ostilità dei potente. Per questo morì martire (Vitebsk, Bielorussia, 12 novembre 1623).
Colletta
Suscita nella Chiesa, o Padre, il tuo Santo Spirito,
che mosse il vescovo san Giosafat
a dare la vita per il suo popolo,
perché, fortificati dallo stesso Spirito,
non esitiamo a donare la nostra vita per i fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Tt 3,1-7)
Eravamo insensati, ma Dio ci ha salvati per la sua misericordia.
Carissimo, ricorda [a tutti] di essere sottomessi alle autorità che governano, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini.
Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, corrotti, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda.
Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
VANGELO (Lc 17,11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Preghiera dei fedeli
- Perché la Chiesa, immacolata nel suo Capo e nei suoi santi, giunga alla purificazione anche di tutti i suoi membri, clero e fedeli. Preghiamo:
Commento
L'azione della salvezza non sempre è apprezzata, anche se avviene lo stesso e per tutti senza condizioni.
Spesso riceviamo l'azione della grazia su di noi senza averne coscienza e senza avvertire la presenza del Salvatore operante in noi.
Chi ci salva attraverso l'azione di Dio ci invia alla Chiesa, al segno dei "sacerdoti" preposti ad affermare la garanzia dell'avvenuto segno, ma in noi il passaggio a questa dimensione ecclesiale diventa solo condizione per essere liberati definitivamente da ogni obbligo fisico e morale, al punto da non ritornare a chi ci salva con riconoscenza.
Questo non riconoscere l'azione della salvezza avviene sempre meno all'interno della sfera proprio di chi appartiene apparentemente alla cerchia dei seguaci di Dio; riconoscenza che invece appare sempre più all'opera in chi pare apparentemente lontano da Dio.
Continuare il cammino risanati è il risultato ottenuto da tutti: Dio salva e guarisce, invia la sua grazia comunque a anche là dove uno non se ne rende conto o non si avvede dell'opera salvifica.
Ma il fatto che solo pochi se ne avvedano di questa salvezza, il fatto che non ne abbiano coscienza, diventa il segno della lontananza del cammino che abbiamo nei confronti del Salvatore.
Dio salva, ma la salvezza non entra nella profondità della persona, se non avviene una riconoscente azione della grazia nei suoi riguardi.