============================================== Lunedì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari) ============================================== Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde Colletta Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Eb 1,1-6) Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio. Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato. Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio». SALMO RESPONSORIALE (Sal 96) Rit: Adoriamo il Signore insieme ai suoi angeli. Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. Giustizia e diritto sostengono il suo trono. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. A lui si prostrino tutti gli dèi! Perché tu, Signore, sei l’Altissimo su tutta la terra, eccelso su tutti gli dèi. VANGELO (Mc 1,14-20) Convertitevi e credete nel Vangelo. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. Preghiera dei fedeli Gli ambienti del lavoro e della cultura, dove la parola cristiana risuona a vuoto, comprendano che in Cristo l'uomo trova la sua autentica salvezza. Noi ti preghiamo: Commento Iniziamo oggi il tempo "per annum", con la lettera agli Ebrei e il Vangelo di Marco. La lettera agli Ebrei, in questo esordio magnifico, presenta Cristo come colui che ha ereditato un nome ben diverso da quello degli Angeli. Qual è questo nome? Nella liturgia di oggi sembra quello di Figlio di Dio, ma se consideriamo la prima parte della lettera, non è limitato a questo. Certo, Cristo è Figlio, ma qui si tratta di Cristo glorificato nella glorificazione pasquale. C'è però l'altro aspetto, e lo vedremo domani: Cristo è fratello degli uomini. Come Figlio è superiore agli Angeli, come fratello degli uomini è meno degli Angeli; è più vicino a Dio perché Figlio, è più vicino a noi perché fratello. Questi due aspetti si possono sintetizzare nel nome di Sommo Sacerdote, perfetto Mediatore per mezzo del quale entriamo nell'intimità del la Trinità. Il suo nome è quindi un nome misterioso, profondo, motivo di speranza e di fiducia. E per mezzo del suo Figlio dice la lettera "Dio, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi". In questo inizio del tempo ordinario la liturgia ci mette davanti una parola di Gesù: "Seguitemi", alla quale c'è una duplice risposta: Per seguire Gesù dobbiamo rinunciare a determinare noi stessi la nostra strada chi segue non traccia la strada e questo sovente non è piacevole, perché si tratta di rinunciare alla nostra spontaneità che ci farebbe andare in un'altra direzione. In ogni circostanza invece di pensare: "Che cosa piace a me?", dobbiamo pensare: "Che cosa piace al Signore?" e non è facile, e soprattutto è umile, è non avere l'iniziativa della propria vita, ma lasciare che un altro definisca il cammino, come Gesù disse a Pietro: "Sarai condotto dove tu non vuoi" (cfr. Gv 20,18). Però c'è l'aspetto positivo nella risposta all'invito "seguitemi": essere con Gesù, non essere soli, non essere nelle tenebre ma nella luce, perché Gesù ha detto: "Chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". "Seguitemi": è la condizione per vivere nell'amore. Chi stabilisce il proprio cammino non vive nell'amore, vive nella solitudine, anche se nel decidere autonomamente ci può essere una Certa gioia. Chi segue Gesù invece è sempre con lui, con il suo fratello e Signore, ed è in una gioia immensa. "Seguitemi". Di fronte ad ogni gioia e ad ogni tristezza chiediamoci: "Chi sto seguendo adesso?", così vedremo dove sono le vere gioie e non ci lasceremo ingannare da gioie false. Se seguo il Signore sono nella strada della vera gioia; se seguo il Signore anche le mie pene sono feconde. Chiediamo a Gesù che ci dia il desiderio di seguirlo sempre, anche a prezzo delle rinunce che questo può comportare, per vivere nella gioia vera. |
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Settembre 2024
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